Manifesto di protesta
E NOI ?
La vita non è quella che avremmo voluto...
Dirò di più:
all'inizio neppure sospettavamo che mole può avere la felicità
o che mole può avere il dolore.
Ma sappiamo che nel sentiero della vita
tra l'estrarre a sorte il dolore e rasentare la felicità,
in questo consiste l'esistere.
Ma spiegami tu che mi stai ascoltando:
per tutti è lo stesso?
Tutti abbiamo abbandonato un affetto alla ricerca di uno migliore?
Tutti abbiamo sacrificato il nostro sapere alla ricerca di una base migliore?
Tutti abbiamo simulato felicità per mitigare il dolore?
O...
ci sarà che nasce, cresce e muore
senza conoscere cosa vuol dire cercare senza trovare?
Senza sapere cosa vuole dire lo sforzo, visto che tutto è alla portata?
Senza sentire il dolore altrui perché il cuore si è congelato?
Certamente esiste di tutto, ma ...
Perché il dolore a noi giunge con insistenza, sadismo,
impunità, disprezzo, senza giustizia, nudo, analfabeta, cieco, denutrito?
Perché siamo quelli di sotto *, i conquistati, i derubati,
schiavi di quelli che oggi continuano a usurpare ciò che fu dei nostri padri.
Ayotzinapa e le Normali rurali, loro percepiscono questo da tempo.
Era necessario metterli a tacere.
E noi?
Javier Castellanos ( Zapoteco, Messico )
* Riferimento a una delle opere di maggior spessore della Rivoluzione Messicana, il romanzo di Mariano Azuela Los de abajo.
Scrivere qualcosa di nuovo sui 43 studenti desaparecidos della Scuola Normale Rurale " Raul Isidoro Burgos " in Messico, non è quasi possibile, a meno che si voglia mantenere l'illusione - speranza che un giorno si scopra la verità dopo che è stata sconfessata quella che viene chiamata la " verità storica" fornita dallo Stato.
Ma la mattanza di Ayotzinapa è il mostrarsi della realtà dell' America Latina dove prima la conquista, poi l'immigrazione hanno mantenuto come valore politico ed etico il sopruso, riconoscendo l'esercito come strumento di sopraffazione e innalzandolo a uno degli attori politici con cui ogni forza di partito ed economica si deve confrontare.
Una decina di anni fa, quando si cercò di processare il responsabile della strage de La Plaza de la Tres Culturas, a Città del Messico, dove il 2 Ottobre 1968 vennero massacrati centinaia di studenti, uno degli accusati del crimine, affermò : " Dovete smetterla di rompermi con questa storia e prenderla come un monito per il futuro ".
f.
Povero messico così lontano dal cielo...
RispondiEliminaMa quanti " Messico" ci sono ancora al mondo?
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