Egon Schiele - Feeling at home
(...) Nessuno sa veramente che cos'è l'amore. Nonostante le infinite forme che il più potente sentimento del mondo può assumere, o le sconfinate circostanze nelle quali si può manifestare. Già è sbagliato definirlo sentimento. Non si definisce. Se mai, si prova. E donarlo o riceverlo è appagante. Ciò nonostante non sappiamo da dove venga, né quando finirà. E' lui a dettare le regole del gioco. Sempre. Lo viviamo e basta. Però è un mistero, senza compromessi. Chi può dire di averne abbastanza, si sbaglia : ha preso un abbaglio. Chi non ne ha, lo desidererebbe come appiglio o, quanto meno, s'è abituato senza. Pur sapendo che è sola bestemmia pensarlo. Il fatto è che ci abituiamo a tutto, tranne proprio che all'amore. Non è normale amare: è roba dell'altro mondo. Voler bene è poca roba al confronto. Qui stiamo insinuando l'inverosimile e l'impossibile che diventano realtà. Si diventa sonnambuli, a volte. Altre, non si sa. L'amore è cocaina allo stato puro: una volta provato è difficile rinunciarvi. Ma chiedi a qualcuno di dirti che cos'è per davvero... Non si sa se sia pianto o riso, godimento o deliquio. Illusione o sortilegio.
Eppure nessuno vuole sapere realmente che cosa sia l'amore. Quel qualcosa che rompe gli indugi, improvvisamente. Non ci si può - non ci si deve - ammalare per amore. Forse che il dolore da esso provocato possa diventare giustificazione alle nostre debolezze. Strappa i limiti, scioglie i patti : il poeta questo lo sa bene. Egli ne ha parlato e scritto nelle sue poesie. Perché ne conosce il battito, in levare. Sa che è sacro, indissolubile. Assoluto. Esso permane oltre la morte. Travalica persino il suicidio.
L' amore morde, è roba da fratellanza orfica; colpisce, inganna, tradisce. Si sta come su un palcoscenico. Magari a omaggiare chi non si è mai conosciuto. Forse a incontrare chi si conoscerà. Quindi l'amore è immortale, perché nell'anima possiede il soffio. Non ditelo troppo in giro: vivetelo piuttosto. Esso non ama definizioni, tanto meno definirsi. L'amore preferisce l'esempio, non è ciarliero. D' altronde, qualcuno ci aveva messo sull'avviso : " L' amor che muove il sole e l'altre stelle...". (...)
Giorgio Anelli
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