Documenti cimiteriali ( del cimitero di Palermo)
Una sorta di antologia nostrana di Spoon River per dare voce agli sconosciuti - vittime del Covid - che sono stati sepolti nell'area più triste del cimitero di Milano, il Campo 87, dove non ci sono lapidi, non ci sono fiori né persone che piangono : solo terra e l'oblio. Brevi pensieri, brevi racconti degli ultimi momenti scritti da Claudio Pagelli e mirabilmente tradotti in dialetto milanese da Giovanna Sommariva, per avvicinare e accomunare i morti ai vivi.
Finita una fatica
come coda di lucertola
un'altra ne spuntava -
così la mia vita operaia
nelle fabbriche di periferia
( ora è di pianura l'aria che si respira
di terra umida, di sosta infinita ).
***
Per tutti ero la Gina
la sarta della casa di ringhiera,
l'ago e il filo i miei soli amanti
fino al vuoto della spola -
ora guarda come brilla
perfetta la ragnatela
sulla croce di luna della mia sera.
***
Non è l'estinzione
in sé, un male
càpita , è naturale.
E' la solitudine del chiodo
al cuore, sentirsi un errore
l'invisibile crocefissione.
***
Un ricordo è fatto - lo sai - di carta
basta un nonnulla, una bava d'aria
alla finestra, il fiammifero
della dimenticanza, e subito questo
s'incendia, s'invola, nel vento sparendo...
***
Neppure il gatto
rispetta il lutto,
se ne frega, l'ingrato
già strofina il pelo - lo sento.
fra le gambe di un altro.
Claudio Pagelli da Campo 87
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