La vita consuma solo ciò che la alimenta...
APPRENDISTATO
Nello stesso modo in cui ti sei aperto alla gioia
apriti ora alla sofferenza
che è il suo frutto
e il suo rovescio ardente.
Nello stesso modo
in cui nella gioia sei andato
al fondo
e ti sei in essa perso
e ti sei trovato
in questa perdita
lascia che il dolore ora si eserciti
senza bugie
senza scuse
e nella tua carne vaporizzi
ogni illusione
perché la vita consuma solo
ciò che la alimenta
***
APPRENDISTATO ( 2 )
Quando giovane scrissi
in una poesia " comincio
ad aspettare la morte"
e la morte era allora
una fiamma
che ardeva vertiginosa, i giorni
un eroico consumarsi
attraverso
incroci e vagine.
Ora però
dopo tutto
quanto
so che
muoio
e basta.
***
ARTE POETICA
Non voglio morire non voglio
marcire nel poema
che il cadavere delle mie sere
non venga a puzzare nel tuo mattino felice
e il lume
che la tua bocca accenda casualmente delle parole
- benché nato dalla morte -
si sommi
ad altri fuochi del giorno
ai rumori della casa e delle strade
nel presente veloce.
Nulla che somigli
ad uccello impagliato mummia
di fiore
dentro il libro
e qual che dalla notte torni
torni in fiamma
o in piaga
vertiginosamente come il gelsomino
che in un sol lampo
illumina tutta la città.
***
PITTURA
Io so che se toccassi
con la mano quell'angolo del quadro
dove un giallo arde
mi brucerei in esso
o avrei macchiata per sempre di delirio
la punta delle dita.
***
SALUTO
Io lascerò il mondo con furia.
Non importa quel che apparentemente succeda,
se dolcemente mi ritiro.
Di fatto
in quel momento
si staranno strappando da me
radici così profonde
quanto questi cieli brasiliani.
In un frastuono di genti e venti forti
occhi che ho amato
volti amici pomeriggi ed estati vissute
staranno gridando
perché io resti
perché io resti.
Non piangerò.
Non c'è singhiozzo più grande che salutare la vita.
Ferreira Gullar da Todapoesia ( Trad. di Vera Lucia de Oliveira )
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