Così sta l'amore dei vecchi...
L' OMBRA DELL'AVVERBIO
Rannicchiato dentro un forse
come in una gobba di luna.
Così sta l'amore dei vecchi.
Cede il bottone dell'abito
mentre lo allaccio : regge appena.
L' amore dei vecchi è quell'appena
che avaro s'annuncia alla porta.
A volte prende l'aria gentile di un adesso:
Buongiorno ti ho portato il giornale.
E' quasi l'ora di pranzo. Ti fermi?
Non posso risponde l'adesso
già per le scale. Allora a presto.
Può darsi senza impegno.
La porta si richiude quella
del non importa va bene.
Intanto il mai fa capolino
aspetta una distrazione per entrare.
Per poggiarmi una mano sulla spalla.
***
QUANDO I SOGNI SONO SOGNI CATTIVI
Lame che feriscono il sonno,
i sogni che non vogliono morire:
costringono le ore della notte
oltre il tempo consentito,
oltre l'alba, per rimanere veri.
E diventa grazia il risveglio
con i giornali invecchiati sul letto,
il libro capovolto,
la tranquilla luce del mattino,
fra le stecche, alla solita finestra.
Per ascoltare il cuore
poggiamo sul petto il palmo della mano
e quel battere lento, risanato,
ci rassicura, la docilità del corpo
e dell'ora, con una propria vita.
***
LE INSOLITE COSE
Capita che la domenica sfiorisca
dentro un vuoto balordo,
capita che mi perda
nell'umidore dell'accappatoio
nelle infradito del bagno.
E capita in punta di sogno
che impari a respirare
con respiro di branchie
l'acqua della vasca, bolla
di schiuma, lasciando al pavimento
quasi un'assenza,
il nulla di un alone.
***
IL PESO DEL QUASI
Me ne stavo sdraiato a letto incapace di muovermi
meditando - come si fa alla mia età -
sulla natura della malinconia...
( Mark Strand - Quando ho compiuto cent' anni )
Era un vecchio poeta quasi bello
con il volto scavato di magrezza
come quasi sempre i vecchi.
Meditava sulla natura della
malinconia quasi fosse
una sostanza vuota da riempire.
E per sogni viaggiava
quasi senza paura sulla morte
che per sé pretende nessun " quasi"
per poterla raccontare
con mani senza peso
come quasi nessun altro poeta.
Sopra ogni parola quasi invisibile
provò a camminare e sopra il tempo
fino quasi ad essere immortale.
***
TORNIAMOCI SOPRA
Passare come passa una mattina
di marzo quando tutto è indeciso
e potrebbe domani
ritornare la neve.
Come un caffè bevuto
lasciare un'aureola zuccherina
nel fondo della tazza
ancora calda
che possa dire : io c'ero
e un po' ci sono ancora.
***
( DA SOTTO IL GUSCIO DEL CIELO )
La foglia gialla
sotto il tergicristallo :
multa d'ottobre.
Tutto a suo tempo:
un haiku come il vino
deve posare.
Anna Elisa De Gregorio da L'ombra e il davanzale
Nessun commento:
Posta un commento