domenica 7 marzo 2021

I SONETTI E LA COLPA DI FREUD


                                   Con la sua patologia le affibbierei una bella interdizione...





 

VISITA DI CONTROLLO


Dallo psichiatra sono 

ritornato


per fare il punto della 

situazione.


Mi ha detto : " Tornerà

la depressione,


lei sarà triste, cupo e

disperato.


Il suo vecchio psicologo

è indignato,


sostiene che le ha

una fissazione


lascia le cure senza una

ragione,


lo ha fatto anche con lui:

l'ha abbandonato


senza dargli una sola

spiegazione.


Ma poi mi dica: è proprio

tanto pazzo


da lasciare così la

terapia,


come farebbe un pavido,

un pupazzo?


Lei sa che con la sua

patologia


le affibbierei una bella

interdizione?


La smetta - forza - non è più

un ragazzo!



                                             ***


NELLE RIME DEI MIEI SONETTI INDIE


Voglio scriver sonetti indipendenti

usando le parole quotidiane,

con rime dozzinali e grossolane,

non particolarmente appariscenti.


Io voglio raccontar gli avvenimenti

di tutti i giorni, o quello che rimane,

le mie vicissitudini un po' strane

e le tribolazioni più indecenti.


Vi narrerò di mali e medicine,

di notti insonni, affanni e mal di testa.

Saranno versi splendidi, orsù - quindi-



attenti alle quartine e alle terzine!

Sarà una baraonda! Ma che festa,

nelle rime dei miei sonetti indie!



                                     ***


I BACI DENTRO IL LETTO LA MATTINA


Stamattina, svegliandomi alla sette,

sotto il piumone morbido ho sentito

il caldo del tuo corpo ed ho capito

la verità delle cose non dette.


Come uomo che sente e non riflette,

t'ho abbracciato da dietro insonnolito

poi ti ho baciato il viso e, intimidito,

ti ho detto le parole predilette.


D'un tratto ti ho sentita più vicina

e poi, seguendo un rito scaramantico,

ci siam toccati i piedi sospirando.


E adesso - a ripensarci - mi domando

che c'è di più appagante e più romantico

dei baci dentro al letto la mattina.



                                               ***


POLIPOSI COLECISTICA


Ho un polipetto di colesterolo

nella mia colecisti, indisturbato.

Se ne sta lì, immobile e beato,

senza dar fastidio, solo solo.


Mi chiedo cosa faccia, se abbia un ruolo,

nella mia digestione, se celato

dentro la cistifellea abbia imparato

a metabolizzare pollo e barolo.


Può crescere, perciò m' hanno consigliato

di effettuare un'altra ecografia

tra un anno, un anno e mezzo per scoprire


se si è manifestata qualche spia,

se in qualcos'altro si è modificato,

se un qualche giorno mi farà morire


o fare una colecistectomia.



                                          ***


ODE ALL'IBUPROFENE


A volte - capita - non dormo bene,

m'alzo con un feroce mal di testa,

come se avessi dentro una tempesta,

e allora prendo un po' di ibuprofene.


Dopo mezz'ora - non so come avviene -

il male passa e la stanchezza resta,

e il languore che ho in me sembra una festa

che sui bordi dei sensi mi trattiene.


Sono le mie illuminazioni folli

con cui costeggio il ciglio della vita,

per vivere quei viaggi psichedelici.


Sono vaneggiamenti aristotelici,

una felicità dolente e sbiadita

portata dalle mie capsule molli.




                             Luca  Alvino    da     Cento sonetti indie



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