Joan Miro' - Birds and insects
LE COSE
Bisogna prendere distanza dalle cose
allontanarsene. Non oltre gli uccelli
né sotto gli uomini,
amando invece questi
quanto più si è capaci di afferrare
i segreti dei primi.
Parti perciò trascurando
le voci che promettono
di farti troppo dissimile da entrambi.
***
TETTI
Ancora ieri ci chiamavano i tetti
invitando gli sguardi a salire.
La nostra casa rimane la terra
ma lassù le tegole s'increspano
come nei porti da cui dobbiamo salpare.
Le antenne che si sporgono
inventano coste che non esistono
mentre i camini, con l'esattezza di un telescopio,
scrutano il cielo. Sdraiati sulla schiena
come un'imbarcazione sulla propria chiglia,
dal vuoto ci lasciamo trasportare
simili a certe divinità indifferenti
e senza vergogna.
***
VOCI
Qualche volta vi nascondete dietro le nuvole
facendo finta di essere scomparsi.
Allora noi cerchiamo dappertutto
vi preghiamo di tornare
inventiamo mille promesse.
Là in alto intanto voi ve la ridete
di noi che gridiamo
che fingiamo di invocarvi come ossessi.
*
Ce ne infischiamo della nebbia
che foriamo col becco
oppure graffiamo con le unghie
così da volare dall'altra parte.
Attraverso la nebbia inviate
comunque fino a qui le vostre voci
di cui a fatica comprendiamo
la vera provenienza.
Giancarlo Baroni da I merli del giardino di San Paolo e altri uccelli
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