DA UGO FOSCOLO AD ANTONIETTA FAGNANI ARESE
(...) Battista vi avrà recato i panni prestatimi.
Buona fortuna e miglior fama. Godo di avervi abbandonata a tempo. Abbiamo risparmiato scene sanguinose. Ma pare che voi vogliate provocarle. Siate più civile in pubblico con me. Rispetto i vostri capricci, e li compiango; rispettate in me l'uomo che avete amato ardentemente, e compiangete colui che avete forse fatto infelice. Ma non mi rendiate favola di Milano, perché... profittate insomma delle mie virtù. Posso vincere le mie passioni, e le vinco; ma non so soffrire umiliazioni. Con la stessa energia con cui io sento l'amore, sento il dovere ch'io devo alla mia reputazione, al mio carattere e a' miei studi. Non temete ch'io faccia per l'amore pazzie, né per voi; le farò bensì per l'onore e per me. Riconoscente ai benefici, sono riconoscentissimo anche alle ingiustizie. Voi mi conoscete profondamente: e confessate ch'io sono diverso dagli altri. Siate civile, se non volete ch'io ve lo faccia toccare con mano. Mi giurate amicizia e umiliate il vostro tenero amico? Badate che chi preferisce l'onore alla vita, è padrone di tutti coloro che vogliono avvilirlo.
Siate generosa con me, sarete ricompensata; e voi sapete che niun mortale mi sorpassa in generosità. Addio. (...)
***
ALLA STESSA
( ...) Vi rimando la vostra lettera sigillata.
Se vi discolpate, io credo più ai miei occhi che alle vostre parole , e il tempo delle parole è passato, e le discolpe sono inutili. Se mi offendete, non voglio avere altre ragioni di sdegno. Se mi lusingate, non posso credervi, né, se vi credessi, mi degnerei di arrendermi.
Quello che è stato è stato. Addio. Profittatene
da Festa d'amore ( Le più belle lettere d'amore di tutti i tempi )
Nessun commento:
Posta un commento