martedì 9 marzo 2021

PER IL TUO BENE TI MOZZERO' LA TESTA 2

 

(...) Il nostro è stato  il tentativo di non subire fino in fondo lo sgomento, ma provare - almeno in parte - a sceglierlo deliberatamente. E a spingerlo verso un linguaggio che ribalti quello dei moderni lugubri inquisitori - autori di parole violente, esacerbate, storpiate - che si svincoli dall'attualità, pur trattandola, e che per trovare la realtà punti la propria luce sull'immaginifico e,  a volte, addirittura sul fantastico. Ecco perché abbiamo dedicato i primi due capitoli a parlare diffusamente di Marco Travaglio, un giornalista che ha acquisito grande notorietà e un qualche ruolo nella scena pubblica nazionale. Il che è vero forse più per il passato che per l'oggi, perché almeno dal 2018 - quando il Movimento 5 Stelle è arrivato alle soglie del potere e insieme ha cominciato a perdere consensi - la sua funzione risulta fortemente ridimensionata. E proprio perché Travaglio non è un protagonista della politica, ma un personaggio di spicco di quel demi- monde che intorno alla politica vive, e ricorda figure che oscillano tra la modernità e la cospirazione, abbiamo scelto di scriverne con una chiave paraletteraria, più vicini alla novellistica che alla saggista politologica. Travaglio come figura paradigmatica - insomma - che per noi tanto costituisce un pretesto quanto rappresenta un' ideologia. Pretesto in quanto gli capita - e non certo per caso - di essere il front- man aggressivo e sgraziato di tutte le battaglie più tetre in campo giudiziario. E incarnazione puntuale di un'ideologia per il suo contributo all'agglutinarsi di un orientamento collettivo che viene da lontano - lontanissimo - diventando prima senso comune e poi apparato culturale e sistema di idee attraverso cui giudicare il mondo, discernere il bene e il male, discriminare i buoni e i cattivi.(...)



Luigi Manconi e Federica Graziani  da   Per il tuo bene ti mozzerò la testa ( Contro il giustizialismo morale )


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