mercoledì 17 marzo 2021

BELLEZZA NEOGRECA AL FEMMINILE

 


                                                  Pitocrito -  La Nike di Samotracia



FORBICI


Le mie forbici hanno ritagliato di nuovo il cartamodello.

 Il tuo corpo non gli sta più bene.

E' pieno di buchi

che non diventeranno farfalle.


Vivo con i disegni

Stoffe buttate per terra

Bozze d'amore

Tensione irregolare di stati d'animo.


E due fili che si legavano nel futuro

pieno di nodi

impigliati alle dita

come un serpente che cresce sul mio busto.



                                     ***


FUMO IN SALITA


E' passato del tempo da quando così tanta lava mi bruciò

Corpo giovane che ora ritorna

per prosciugarsi nel tuo sguardo

e farmi bruciare tutta quanta.

Diventare cenere e spargermi

sovrana della tua vita.

Per la prima volta la cenere d'amore

potrà costruire un corpo

simile all'angelo della resurrezione.



                                         ***


LE CINQUE STAGIONI DEL ROSSO


Il dottore ha sentenziato

Cristalli rotti

i vasi delle mie dita.


E io mi stupivo

di come potessero scrivere

con tanto sangue

la luce

e spegnersi

con tante altre vite


la notte.



                                          ***


Il corpo si raffredda facilmente;

è per questo forse che gioca con il fuoco

gli piace il calore che emana

anche se conosce bene quanto sia facile

che il fuoco afferri la pelle

se gioca con il  tempo.

Ma è solo un corpo che si raffredda facilmente.

Quindi gioca costantemente con il fuoco

trascurando che sotto l'anima

c'è una pineta

che basta una scintilla  per farla sparire.


E poi dove troverai le mani

per rimboschirla.



                                       ***


MENISCO


Che rivelazione nel dizionario

Piccola luna

E' per questo forse che si dirige verso l'eclissi

fino al ginocchio la tua assenza fa orribilmente male.

Il corpo ricorda

la perdita.

Apparizione lunare di menisco.

Apparizione dolorosa di mezza luna.



                                    ***


L'IMPLACABILE ACQUA


Mattino d'inverno.

Che bello quando tarda il mattino.

I  caldi raggi del sole

sbucano dalla persiana accostata

che hai dimenticato di chiudere la scorsa notte.

Giocano a nascondino sulle fredde invernali coltri

sulle membra gelide.

L'ora passa.

Salgono.

Ora accarezzano il collo

il viso

pallido

giallo come il sole.


Lo carezzano 

dalla notte

come la persiana semiaperta

dimenticato

corpo vuoto.



                             da     Poesia del nostro tempo


                

Nessun commento:

Posta un commento