E' difficile capire, se non hai capito già...
Ci si vedrà da un'altra parte, in una terra meno sconosciuta
saremo quello che non potevamo essere
ci si scioglierà il sale nascosto in fondo agli occhi
isseremo l' àncora dei vascelli che marciscono nell'anima.
***
PAROLE SUGGERITE ALLO SPECCHIO
Provi a sorridere tra i colori di un campo incolto
strofini gli spigoli del profilo, lo deformi e svelto
percorri il bordo oscuro della cornice. La musica
del ciliegio ha messo tenere radici, fascia l'aria
di bianco. Il vento schiaffeggia, la trama di luce
vibra per indurre al suono. Forse ce la fai, divieni
adulto, dal teschio ti stacchi non dalla carne, triti
il passato e soffochi all'istante. Prima era tutto
un altro discorso con gli occhi sgusciati dalla paura.
Dalle foglie del gelso il verde da spargere nel sangue
proviamo se i piedi ci sono, se il cuore batte : probabile
ma dovremmo parlarne, non credi? E i giorni torneranno
all'originario splendore? Su questo rifletteranno i delfini
guizzanti nelle vene, gli sguardi incistati di nuvole.
Amare non è scomporre ogni volta i bisbigli ma tu séguiti
a lacerare: alzi steccati, affili coltelli, chiudi le vie di fuga.
La verità è nel chiodo piantato nel tronco, nella veglia
che stanca ma oscilla laggiù tra i rami innevati del ciliegio.
***
CON IL VETRO TRA LE DITA
Pratico giorni di festa come se nulla fosse
striscia la luce sotto un tappeto di foglie
ed ecco la voragine di ricordi che prendono
fuoco e poi il lunedì il martedì il mercoledì
e via discorrendo. Le attese - sai - non sono
il cimitero che ci assomiglia
nel suo rumore di voci
nelle macchie dorate della morte
accarezzate con il vetro tra le dita.
Per questo la mia fermata è pronta
da giorni. Ammira i grandi fari, i bagliori
che cullano e quelli avuti in dono dalla luna.
***
INSETTI E VOCI
Mi odi perché ti somiglio o per quello che dico?
Le mani non afferrano voci, già in altri luoghi:
cronometrare le forze, usarle contro il nemico.
L 'odore della corteccia dei noci snida l'energia
dei bulbi. Le ossa tintinnano, strappano schegge
alla lingua. Inchiodato al palo un cane abbaia
lodi al carnefice. Hai fatto bene a farmi colare
a picco in storie che non avrei mai compreso.
Lumache seminano il traguardo che lievita sotto
i piedi, si alimenta a piume la cupola di sant' Ivo.
Scoprire le cause di questa ronzante compagnia
si parla con mosche, api e zanzare, ci si spintona
dentro se stessi. Si progettano fughe, incursioni:
le cose da fare certo non mancano, già questo è
un effetto. Si lamenta l'erba recisa, reclama
una tomba tutta sua, il fuoco la converte in fungo
in fasi di vita. Non dirmi che lo avresti desiderato
c'è il futuro da ricomporre, una via da scortare
verso zone illese. Nuoto tra delfini e granchi
gli insetti hanno ali luminose dai riflessi cristallini.
Alessio Brandolini da Il futuro è un campo incolto
Sempre meglio che un campo di erbacce
RispondiElimina☺
Un sorriso.
RispondiEliminaUn po' amaro però...