La casa ha iniziato a cedere...
Abitiamo all'insaputa
la vita segreta delle cose:
la solitudine è un luogo,
una strada abbandonata
dove l'ombra, gemella
crudele ci lascia
da soli sul marciapiede
e aspettiamo,
immobili
e spauriti come dei cani,
che la mano diventi carezza.
***
Dove non cresce ombra
né radice
nello sterrato attorno al cemento
dove non c'è fiore
né pietra che duri per terra:
il vuoto che lo raduna
in questo giorno stanco dei vivi
e calmo, sotto un cielo che non sa
predire nessun occidente:
solo il ramo stride nella crepa
del tronco, nella ferita invisibile
che il vento tocca e incrina
a contropelo,
nella radura deserta
dove neanche il merlo osa sostare.
***
Ho tracciato un cerchio di gesso
attorno al cuore
un arbusto frondoso
cinge il mio collo
mentre in bocca ho il canto
della volpe delle nevi.
Sul mio dorso dormono
e mi coprono come un manto
le ali chiuse di un angelo.
Spero di uscire indenne
da questa bianca notte spettrale.
***
Abbiamo scoperto assieme la paura
che s'infiltra tra la crepa del piatto,
la sistole silenziosa e assassina
: certo che si possono incollare i pezzi
con zelo e perfezione tali
che la stoviglia sembri intatta,
- ma dimmi - come nascondere gli anni,
le rughe, i danni
con il semplice gesto di ordinare i cocci?
***
Ci sono stanze chiuse a chiave
dove nascondiamo ciò che non entra più
in noi, ciò che resta fuori.
Il disordine così disposto
ci siamo dimenticati di lui
per anni,
finché un giorno è riapparso
e dal nulla, in silenzio
come muffa che intacca il muro,
la casa ha iniziato a cedere,
prima dentro di noi,
infine - inesorabile -
verso lo schianto.
Prisca Agustoni da L'ora zero
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