Quello stupido si è perso quella ragazza tanto elegante...
" Per l'occidentale contemporaneo, anche quando gode di buona salute, il pensiero della morte costituisce una sorta di rumore di fondo che si insinua nel suo cervello man mano che progetti e desideri vanno sfumando. Con l'andar del tempo, la presenza di tale rumore si fa sempre più invadente; la si può paragonare a un brusio sordo, talvolta accompagnato da uno schianto. In altri tempi, il rumore di fondo era costituito dall'attesa del regno del Signore; oggi è costituito dall'attesa della morte. Cos' è. " ( M. Houellebecq )
Sono un uomo spericolato, tanto
da essere ancora in vena di rischi :
non me lo dice l'ennesima multa
per eccesso di velocità, piuttosto questo
stare tra il presente a una clessidra :
tra questa penna e un altro giorno
da esistere.
( In vena di rischi )
***
In una pagina della mia vita
( avevo anni per Dio
da rivedere e correggere )
fui chiamato alle armi,
alla naia di parole
senza capire contro chi dovessi
combattere, chi fosse il nemico.
Fui riformato sulla strada
di Damocle mani in alto
che le domande ammutolivano.
Per la verità è difficile schivare
i giorni che piombano addosso come
proiettili e possono ucciderti
se non vuoi farmi ammazzare.
( Strada di Damocle )
***
E non è di tutti la guerra chimica
che si combatte tra le vene
dei giorni e la corticale del rene.
E' una guerra di resistenza
nel silenzio di una trincea dove
la vince chi si spara proiettili
salvavita da 75 mg due volte al dì
con precisione da cecchino.
Ed è incredibile con quanta faccia
tosta lo stomaco sfidi la morte
per digerire la malasorte.
( Al trapiantato )
***
Miro all'incastro del sentire
col dire,
ordito di pensieri
in parole da imbastire con un filo
di enjambement
e così gioco a fare
la vita nel modo più serio
neppure se vivessi...
E quando sembra pronta la taglia
mi stringe sul petto che non credo
calzi come Dio comanda.
La gloria del non detto - fatto, la missione
reclama qualche giusta sutura
il riporto, il verso a misura
perché è solo quando la matassa
di parole da cui mi lascio trascinare
va a districarsi con rara
esattezza di ciò che intendo
che l'opera è fatta
e finalmente
posso indossare la vita.
( Sarto di vita )
***
Nessun vestito da Zara, neppure
lo svolazzo di una gonna in saldo
ti stava bene quanto il colore
di quel soprabito ( lo ricordo nero
a grandi linee e bottoni smaltati )
che si offriva in dono al tuo corpo
e faceva gemme dei tuoi occhi.
Per te lo specchio mi parlava...
In via Indipendenza sotto i portici,
dentro il negozio dove più di una maglia
ha indossato la tua pelle
e misurato il calore del tuo sangue,
non hanno colpa le mani
dello stilista che ti ha immaginato
se per una quarantaquattro di taglia
mancante non ti ho portato
all'altare della cassa.
( Nessun vestito )
Lucio Toma da Sulla strada di Damocle
Delle immagini mica male.
RispondiEliminaQuando avrò un po' di tempo ci ritornerò su
RispondiEliminaGrazie!