I pesci amano il mistero...
le notti senza luna
lo sguardo privo di palpebre
grandangolare
conserva il rimpianto
per l'oceano universale.
Nell'occhio rimodellato
per la visione in aria
perseverano a esplodere
inesistenti stelle.
Fuori dall'acqua
nessuno sa
cosa fa la luce all'occhio,
è un segreto fra particelle.
***
I pesci non hanno aspettative
non distinguono tra amo e verme
non stanno dall'altra parte del filo
dove lo strappo improvviso
premia l'inganno paziente
l'efficace confusione
dell'esca remissiva
sospesa nella corrente.
***
I pesci africani estivanti
nel fango
aspettano la pioggia
fino a sette anni
per tornare a nuotare.
Si innamorano in segreto
come i poeti incarcerati
consumando
le riserve di sé.
Ognuno è sepolto da solo
nel letto di un fiume
cagliato.
Il lieto fine
è una lisca bianchissima
per entrambi.
***
Di notte è facile fingere
è una lavagna nera
su cui puoi scrivere ogni cosa
sei un pesce come gli altri
e l'aria è l'acqua che respiri
dentro al fiume Po.
***
Mangiare biscotti, stabilire dove,
meditare sull' Al Jabal Al Akhdar
non riguarda la logica dei pesci
i pesci non si curano la carie
non usano parole per andare a caccia
e non c'è risposta alla domanda
che sapore ha il pane per le carpe.
***
Dove l'acqua è più buia
e fonda
Dio parla ancora
dell'origine del mondo,
la luna non esiste
ancora.
Dove l'acqua è più buia e
fonda
i pesci privi di sensi
ricevono i pensieri
di tutto ciò che esiste
intorno.
L'acqua entra nell'aria,
è un messaggero -
i pesci sono il chiasmo
dei pensieri.
Giorgia Meriggi Inediti
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