Pablo Picasso - Il poeta, Agosto 1911
AL LETTORE
Non di rado, le cime, che trapassano
le nubi e si conficcano nel cielo,
coccolano laghetti in mezzo al gelo
mai trafitti dall'amo e dalla nassa,
e di cui, quasi mai, nulla sconquassa
le acque leggere e tese come velo.
Lo sguardo allora corre, fra lo stelo
e il sasso, sul fondale, e si ammatassa
con l'alga; affonda e poi piano scompare
nell'azzurro, e diviene meditare.
Così, il poeta lascia che giù affondi
nella pagina limpida il lettore,
attingendo, secondo il suo valore,
significati sempre più profondi.
Daniele Barni da L' Antologia
Nessun commento:
Posta un commento