martedì 22 giugno 2021

IL CASO EDUARD EINSTEIN 1

 



" Quelli che mi conoscono le diranno che sono matto.Non ci creda . I matti ignorano chi sono. Io sono il figlio di Einstein ". (E. E.)

                                                   


Ci troviamo - nell'immaginazione del romanzo - ad ascoltare uno dei resoconti che Eduard Einstein fa della propria infanzia ad un medico del Burgholzli , la Clinica Psichiatrica dell' Università di Zurigo dove era stato ricoverato ( a 20 anni ) a causa di una violenta crisi  di aggressività ( e dove si trovava ad operare anche C.G. Jung).
Dalla lettura del testo - ne emerge  - finemente interpretati - la sfortunata figura del figlio minore di Einstein - Eduard, detto Tete -
e un aspetto sconosciuto ed enigmatico del grande personaggio insignito del Premio Nobel. ( " E' l'unico problema che non mi sia riuscito di risolvere " soleva dire il celebre fisico a proposito della situazione del figlio Eduard ).  ( f. ) 

 

(...) Adesso devo raccontare un aneddoto del bel tempo che fu, quando vivevamo ancora tutti e quattro insieme, proprio come una famiglia. Mio fratello ed io ci dividevamo la sofferenza dei figli prediletti. Io ero sempre il favorito. La casa tremava da mattina a sera. I litigi scoppiavano per un nonnulla. Al cadere della sera, papà indossa il cappotto.Dove vai? A  trovare degli amici. Noi non siamo tuoi amici ?Mamma si alza alle sei di mattina, papà alle dieci. La fine della settimana è un buon motivo per discutere. Bisogna diffidare dei genitori, sono marito e moglie. Mamma si lamenta del comportamento di papà. Mamma rimpiange il passato. Prima è un paradiso perduto. Zurigo, c'è soltanto Zurigo. Mamma rifiuta di abitare a Praga. Mamma non vuole accompagnare papà a Berlino. A Praga, i tedeschi dominano su tutto. A Berlino non parliamone. Mamma detesta le grandi città. La bella vita è nella natura umana. Passeggiamo nei boschi! La formula della felicità non è nei numeri.

Un giorno, una donna fa irruzione nella nostra quotidianità. Quella che diverrà la seconda signora Einstein. Però la mamma lotta. La mamma vuole rimanere prima donna. Il posto sembra invidiabile. Mamma sorveglia il suo orticello, è molto diffidente. La donna sospettata abita a Berlino, dove mio padre era andato a risiedere. La futura seconda moglie conosce bene mio padre. E' - a dire il vero - sua cugina di secondo grado. Non capisco niente di questa faccenda di gradi. Zero gradi: nevica. Essere in grado di. Mia cugina di secondo grado? Mamma ha trovato una lettera nella tasca di mio padre; dove mai dovrebbe cercare una donna gelosa? La lettera la dice lunga - a sentire mia madre. Un adulterio tra cugini è un affare di famiglia . (...)



                    Laurent Seksik    da      Il caso Eduard Einstein



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