martedì 8 giugno 2021

CARA MILEVA ( Lettere di A. Einstein & M. Maric ) 2


 ALBERT A MILEVA

Primi di Agosto 1899


(...)  Cara Doxerl,

rimarrà davvero sorpresa di rivedere così presto i miei geroglifici, specialmente conoscendo la mia pigrizia all'idea di scrivere una lettera. Qui in Paradiso ( Albergo- Pensione sopra Mettmenstetten, n.d.r. ) sto trascorrendo una vita piacevole e tranquilla, un po' da filisteo, con la  mamma chioccia e mia sorella: è proprio come il pio e l'onesto immaginano il Paradiso. Nel tempo libero ho studiato parecchio l' Helmholtz, in particolare i movimenti atmosferici, ma temendo la sua ira ( e anche per mio piacere ) mi affretto ad aggiungere che prometto di rileggere tutto con lei. Ammiro sempre di più l'originalità e l'indipendenza del pensiero di Helmholtz. Lei, poverina, si starà riempiendo la testa con la grigia teoria, ma so che con la sua beata calma, e con la sua testa a posto, porterà tutto in porto. Inoltre, a casa la vizieranno, com'è giusto fare con una figlia meritevole. Ma  a Zurigo lei è la padrona della nostra casa, e non è male, specialmente in una casetta così piacevole! Non riesco a capacitarmi di non averla al mio fianco : mi piace molto studiare insieme a lei, mi calma ed è meno noioso. Mia madre e mia sorella mi paiono piuttosto grette e filistee, al di là dell'affetto che provo per loro. E' interessante vedere come - poco alla volta - la vita ci cambi nel profondo dell'anima, per cui anche i legami di famiglia più stretti si riducono a normali amicizie. Non ci si capisce più a fondo e non si riesce più a immedesimarsi davvero con l'altra persona, a capire le emozioni che la muovono.

Questa volta avrò poco da decifrare, perché avrà poco tempo da dedicarmi. Se le capita, scriva ancora, in caso contrario capirò il perché.

Cordiali saluti alla famiglia, e in particolare a lei, dal suo


                                                Albert  (...)


  Albert Einstein & Mileva Maric  da   Cara Mileva



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