Capitalizzo tutto, anche il dolore...
Mi sono girata per parlare
ai fiori, ho detto piano
che era tutto vero:
che c'era in questa acqua almeno
un litro di salvezza, ma credo ancora
in una vita stanca, di fortuna.
Che mi rimetto a questo :
al canto - che aderisca
ad ogni corpo.
***
Belli mondi possibili che andate -
vi chiedo una nuova terra madre.
Lei era viva e ha dato tutto, perse andando
alla deriva, disperse a causa mia
l'istinto della sera. Guarda l'agonia,
quanto sangue perso ieri.
Era questa la mia pena, lo sapevi:
tagliare i gambi ai fiori, tutti dritti
per darli a quella gente che non muore.
***
Era la buona volta, sembrava un giorno
buono, il buongiorno
all'ora viva della notte.
Parlavano di delusioni
al bar e ho detto : sono " uscita
pazza" capitalizzo tutto, anche il dolore,
e presto ciò che non dovrei prestare, in mente
ho gente marcia e troppo storta dal silenzio
c'è tanta aria
e non vi aprite, mai
come porte al vento.
***
Anche oggi sfarsi in due,
aversi in due
esemplari - doppi amanti, doppie
vite; solo non avere
occhio. E allo specchio
riconoscersi
a metà.
*
La terra che mi segue e che
ritrovo, ad ogni passo,
si ostina a rintontirmi di una trama:
santa donna senza sé in se stessa.
La testa perdo e sono sana,
non importa l'apparenza della cosa -
ho ancora da innaffiare la mia rosa,
violentarla con l'arsura. Com'è dura
stare sul balcone ad aspettarsi,
mi vedo, giro l'angolo da ore,
là nascosta fra le ortiche
guardo quanto intorno è sano.
La mia vita è il rampicante
che ho avvinghiato qui alla mano.
Linda Del Sarto dalla Raccolta inedita Questi che siamo
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