lunedì 14 giugno 2021

CON LE CANDIDE MANI DI ANNA

 




                                                    Indago quel vuoto tondo attorno...



Se bastasse il dolore per poter scrivere bella poesia, probabilmente saremmo tutti ( o quasi) autori di fama. Invece non è così, anche se accade spesso che alcune delle pubblicazioni più emozionanti affondino le loro radici nella perdita e nel distacco. Ma - appunto - il dolore non basta: la lancinante intensità del sentimento deve in qualche modo venire a patti con il mezzo espressivo - con la lingua - e forse serve anche fare i conti con la perdita - non metabolizzarla perché è impossibile - ma almeno venirci a patti, comprenderne la portata e le conseguenze, magari arrendersi alla desolazione. Questo testo di Anna Lombardi scava nel baratro del dolore: la morte del compagno di vita è infatti una sentenza di solitudine senza appello, senza possibilità di contatto, senza sollievo. Ma, al di là del rispetto e della pietas verso la sofferenza, non è questo che rende questo libro splendido nella sua durezza : quello che colpisce è l'asciuttezza di un sentimento che diventa anche austerità della lingua, nudità portata fino all'espressione necessaria del distacco, esposizione del sé così disincantata da diventare quasi una forma di verità. Non c'è nulla di più di quello che dovrebbe esserci, nulla di più di quello che serve, e in questo sconforto la necessità di parole che colloquiano con l'assenza, sapendo perfettamente che nessuna consolazione è possibile.




                        TUTTO E' UN CAOS MOMENTANEAMENTE

eterno, il rosicchiare delle menti


quel torpore che accorcia le distanze

tra l'alba e il sonno

e spezza ogni remota speranza


di stare dentro al sogno

come uccello fuori dalla gabbia.



                                       ***


                         ORA DEFINITA DALLA TUA ASSENZA

apro e chiudo usci

spalanco finestre 

e mani, bocche, a volte occhi


graffiano lo scavo dell'amore

segno bruciante del tuo passaggio

e indago quel vuoto tondo attorno.



                                                ***


                         SE PER LA SCIENZA IL NULLA NON ESISTE

e il vuoto è un'invenzione


come chiamare adesso questa sua assenza

dal mio cuscino, braccia


grembo, per non parlare

di quel buco al posto del cuore.



                                                ***


                               QUELLA PARTICOLARE INCLINAZIONE

l'obliquità della luce sul tuo tavolo

ormai silente, e i fogli rimasti così


grava sulla poltrona ancora la tua ombra

in ogni cosa parla, romanza

echeggia


dispute assurde e tranquille

e poi tiene la notte in assedio

l'ultimo bacio che ci fece marmo.



                                          ***


                              FOSSIMO SOLO FORMICHE, PIETRE

alberi, vaccari, professionisti, nani

poeti, benzinai, rivoluzionari

tu riconoscimi


quando ci rincontreremo

fossimo solo formiche, pietre, nani


tu riconoscimi.




                        Anna Lombardo   da      Con candide mani       



6 commenti:

  1. Che poi, "venire a patti", la immagino pratica comune, sollievo ricercato da infinite angolazioni.. ma verremo mai a patti? Proprio noi che aneliamo deroghe e vie di fuga sempre al momento di accettare quiete?

    RispondiElimina
  2. Non so se si riuscirà a " venire a patti" con il dolore procurato da certe perdite, ma un pensiero mi sostiene ( o meglio un'emozione ) che ci offre la poeta stessa : " tu riconoscimi - quando ci rincontreremo - fossimo solo formiche, pietre, nani ".

    Io ho fede in te : so che mi riconoscerai.

    RispondiElimina
  3. Ogni volta che , nell'andare a ritroso nel blog, trovo un video oscurato, sento una fitta che mi fa male. Come se mi avessero impoverito di qualcosa. Sì, perché non permette a chi legge - nel tempo - di capire tutto quello che volevo dire.
    il video è parte integrante del testo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ammetto che apro di rado i video che alleghi. Ma per chi si vede amputata una sua creatura immagino il disagio. Io ho il terrore che un giorno Blogspot sparisca portandosi via tutto come un'insofferente onda di risacca. Salvo i miei post ma la casa, il contenitore, i commenti, il tempo passato? Meglio non pensarci..

      Elimina
  4. Come ho già avuto modo di dire, i video sono il complemento / prolungamento dei testi postati e spesso impiego più tempo a trovare un video adatto che le poesie o i brani. Poi non si deve intendere che se ho parlato di mare, ci sarà necessariamente un video che riproduca il mare ( a volte capita ), ma che si ricrei l' atmosfera del testo. Non so se sempre ci riesco, quantomeno questo è il mio intento.
    Tuttavia non mi faccio nessun problema per ciò che ne sarà del Blog nel tempo : avverrà ciò che deve avvenire. Sono fatalista, e nel frattempo me lo godo .
    Grazie del commento e serena notte.

    RispondiElimina
  5. Riprendo : ho visto adesso che il video oscurato riproduceva una canzone di Mengoni, ma non so quale. Ormai mi sto un po' abituando a queste " perdite" e lascio tutto com' è. Correre dietro a tutti i video persi sarebbe un'impresa titanica e non credo neanche fattibile. Mi spiace solamente per chi è arrivato dopo.

    RispondiElimina