sabato 31 luglio 2021

POESIE DI INGEBORD

 


                                                          S' avanzano giorni più duri...




TUTTI I GIORNI

La guerra non viene più dichiarata,
ma proseguita. L'inaudito
è diventato quotidiano. L'eroe
resta lontano dai combattimenti. Il debole
è trasferito nelle zone del fuoco.
La divisa di oggi è la pazienza,
medaglia la misera stella
della speranza, appuntata sul cuore.

Viene conferita
quando non accade più nulla,
quando il fuoco tambureggiante ammutolisce,
quando il nemico è divenuto invisibile
e l'ombra d'eterno riarmo
ricopre il cielo.

Viene conferita
per la diserzione delle bandiere,
per il valore di fronte all'amico,
per il tradimento di segreti obbrobriosi
e l'inosservanza
 di tutti gli ordini.


                                        ***

MESSAGGIO

Dall'atrio celeste, tepido di salme, spunta il sole.
Non gli immortali sono lassù,
bensì i caduti, apprendiamo.

E lo splendore non si cura della corruzione. La nostra
divinità, la Storia, ci ha riservato un sepolcro
da cui non vi è resurrezione.



                                           ***

NELLA BUFERA DI ROSE

Ovunque ci volgiamo nella bufera di rose,
la notte è illuminata di spine, e il rombo
del fogliame, così lieve poc'anzi tra i cespugli,
ora ci segue alle calcagna.


                                          ***

IL TEMPO DILAZIONATO

S'avanzano giorni più duri.
Il tempo dilazionato e revocabile
già appare all'orizzonte.
Presto dovrai allacciare le scarpe
e ricacciare i cani ai cascinali:
le viscere dei pesci nel vento
si sono fatte fredde.
Brucia a stento la luce dei lupini.
Lo sguardo tuo la nebbia esplora:
il tempo dilazionato e revocabile
già appare all'orizzonte.

Laggiù l'amata ti sprofonda nella sabbia,
che le sale ai capelli tesi al vento,
le tronca la parola,
le comanda di tacere,
la trova mortale
e proclive all'addio
dopo ogni amplesso.

Non ti guardare intorno.
Allacciati le scarpe.
Rimanda indietro i cani.
Getta in mare i pesci.
Spegni i lupini!

S'avanzano giorni più duri.


                                     ***

ESTRANEITA'

Negli alberi non posso più vedere alberi.
I rami non hanno le foglie, che offrono al vento.
I frutti sono dolci, ma senza amore.
Non riescono nemmeno a saziare.
Che avverrà mai?
Davanti ai miei occhi il mondo fugge,
davanti al mio orecchio gli uccelli serrano il becco,
per me nessun prato si fa giaciglio.
Sono sazia prima del tempo
eppure ho fame di esso.
Che avverrà mai?

Di notte sui monti arderanno i fuochi.
Devo dunque rimettermi in cammino, riaccostarmi a tutto?

In nessuna via riesco più a vere una via.




                      Ingebor  Bachmann   da      Poesie ( Trad. M.T. Mandalari )


2 commenti:

  1. Una medaglia d'onore al disertore è un'idea bellissima

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  2. Non facile la poesia della Bachmann, senza nulla di accattivante. Inoltre spesso procede per paradossi, che bisogna decodificare.

    Grazie per la visita.

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