mercoledì 28 luglio 2021

I CLAMORI DEL MONDO

 


                                                           Mondo, esisti buonamente...




AL MONDO


Mondo, sii, e buono;

esisti buonamente,

fa' che, cerca di, tendi a, dimmi tutto,

ed ecco che io ribaltavo eludevo

e ogni inclusione era fattiva

non meno che ogni esclusione;

su bravo, esisti,

non accartocciarti in te stesso in me stesso.


Io pensavo che il mondo così concepito

con questo super- cadere super- morire


il mondo così fatturato

fosse soltanto un io male sbozzolato

fossi io indigesto male fantasticante

male fantasticato mal pagato

e non tu, bello, non tu " santo" e " santificato"

un po' più in là, da lato, da lato.


Fa' di ( ex - de - ob - etc ) - sistere

e oltre tutte le preposizioni note e ignote,

abbi qualche chance,

fa' buonamente un po':

il congegno abbia gioco.

Su, bello, su.



                                   Andrea Zanzotto    da     La beltà



4 commenti:

  1. Abbinamento azzeccato tra i clamori di Battiato e il mondo di Zanzotto: tanto misticheggiante il primo quanto dissacrato il secondo; eppure, l'uno e l'altro accomunati dallo stupore, ora commosso ora terribile, di fronte al cosmo.

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  2. Giusto. A volte l'abbinamento non va per somiglianza, ma per contrapposizione...
    L'importante è che l'emozione arrivi al cuore.

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  3. Vero, amche se pendo più verso il Zanzotto
    😉

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  4. Non è fra i poeti che preferisco, ma questa poesia mi piace perché in qualche modo dissacrante e provocatoria...con un linguaggio zeppo di " licenze poetiche " ( si chiamavano così una volta, ma credo che - se dovessimo esaminare la poesia contemporanea - le licenze non si conterebbero più ... ( Cambia il mondo e cambiano pure i postulati poetici!!!).

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