Certamente, la guerra è un moto maschile e va d'accordo con lo spirito di conquista, di dominio, di competizione ribadito nei secoli. Ma siamo sicure che siano valori di generi e non valori di una cultura dei Padri?. Dio è prima di tutto Padre, nessuno ha mai pensato che ci fosse una madre, autorevole e prestigiosa, accanto a lui. La famiglia celeste è presentata come una piramide divina : un Dio padre anziano e autorevole, eterno e onnipotente; un figlio meraviglioso, giusto e caritatevole che eredita la divinità del padre, anche se destinato ad essere torturato e ucciso. Ma da chi nasce questo figlio? Da una donna umana e non divina, mortale, una ragazzina povera e sottomessa, silenziosa e ubbidiente. Il seme che farà ingravidare la modesta Maria non viene dal marito, il falegname Giuseppe, che è molto più vecchio di lei ed è sempre visto come un innocuo anziano servo, ma dallo Spirito Santo che è un'estensione divina del Padre sovrano. Tanto poco vale la madre in questo caso che viene esclusa dalla Santa Trinità. Al suo posto lo Spirito Santo, portatore di vita ma non madre, visto anche lui al maschile. Maria rimane mortale e asessuata, portatrice di un figlio insufflato dal Padre eterno, anche se poi sarà assunta in cielo per volontà di un papa.
Dacia Maraini & Chiara Valentini da Il coraggio delle donne
continua...
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