venerdì 2 luglio 2021

I CHIARIMENTI DI UMBERTO

 


                                                          Tutto deve ancora succedere...




CAPO


Quando uno per strada

sente chiamare " Capo! "

e si volta, e si accorge che ce l'hanno

proprio con lui, 

gli sembra un onore grande

essere lì presente: uno che passa,

un uomo valido, che può dare una mano

e poi sedersi a tavola, magari

al ristorante, mordere il pane

e ricordarsi il mondo della luna,

dove non si era niente.



                                                ***

CANI DI CITTA'


Di colpo, girato l'angolo,

due cani urlano, si avventano

uno sull'altro : due scoppi di spavento

impiccati al collare che li strangola.


Uno sembra che pianga,

mentre sbava con fuori tutti i denti.

Fa il giro largo la gente,

va per le aiuole, nel fango.


Scatta di nuovo il verde,

il giallo, il rosso: passa un mese, un anno,

passa una settimana, passa un'ora.


Io rimango lì impiccato con loro

che non sanno calmarsi, che non sanno

lasciarsi perdere.



                                                     ***

DI GUARDIA


Mi conoscono bene, hanno ragione:

io sono come un cane,

una di quelle bestie nere che dormono

intorno ai capannoni industriali

e se passi, si avventano di colpo

sulla rete metallica

e più gli dici " buono!" , più si sgolano.


Adesso, chi li consola?

Finché non hai girato l'angolo

gli bolle il sangue. Tirano tutti sordi.

Scoprono i denti, mordono

anche il filo spinato; ma sono gli occhi

che fanno più paura: sereni

e puri come quelli di un neonato

o di una statua.


Hanno imparato il compito: questo recinto

tenerlo sgombro. Sia senso del dovere

o invece solo istinto, non ti commuove

almeno per un attimo

la scena che - loro - sempre, tutta la vita,

li fa smaniare, li esalta,

li avvelena?


Io, per me, lo capisco

meglio di tutti gli altri che ho mai sentito,

questo discorso.

La riconosco bene la voce

fanatica, che sbraita per difendere

- così, alla cieca, per pura gelosia -

l'angolo dove l'hanno incatenata.


Tu non sai che cos'è, stare di guardia,

in ogni odore

sentire una minaccia

a quei tre metri di terreno,

urlare in faccia al mondo intero

fino a perdere il fiato, e non sapere

cosa c'è da salvare, a che cosa

veramente si tiene.



                                         ***


RINFRESCO


" Ma goditi un po' al vita ! 

Sei sempre così  serio, così rigido..."

sospira un cadavere, al rinfresco,

versandomi l'aperitivo.

" Perché non provi ad essere più sciolto,

più morbido ?"


Un altro parlava dei nuovi

scenari, di come - presto -

niente sarebbe stato più lo stesso,

e gli brillavano le orbite.


Io sorridevo fino a farmi male,

ma non riuscivo più a nasconderlo

né a me né a loro, che ero troppo piccolo

persino per giocare ai soldatini,

o alle signore.



                                       ***


PER STRADA


Se all'angolo una signora

- o magari un vigile -

si volta

con la faccia scavata dalla luce

della bella giornata

e parla - proprio a me,

a me, qui - del rispetto che si è perso

o del caldo che fa,

io mi sento mancare, come un santo

quando sfiora l'eternità.


Sento le piante crescere, sento la terra

girare. Tutto mi sembra forte e chiaro, tutto

deve ancora succedere.




                            Umberto  Fiori     da      Chiarimenti



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