lunedì 26 luglio 2021

NELL'ANTRO DEL MISANTROPO



                                        Ci vuole immaginazione per credere nelle rose...




I CIECHI CONOSCONO I CIELI


I ciechi conoscono i cieli

e spesso hanno  un loro concetto

degli arcobaleni.

Più di tutto sono esperti di spazi immensi

e di giorno vanno di notte nei deserti.


Ci vuole immaginazione

per credere nelle rose

ci vuole un bel po' d'esperienza

per setacciare la realtà dall'apparenza.


A volte un cieco giovane

ritorna un cieco vecchio

ma ho visto ciechi che hanno visto ciechi

che hanno visto ciechi

che hanno visto se stessi allo specchio.



                                            ***


MI SONO AFFACCIATO ALLO SPECCHIO DI UN ALTRO


Mi sono affacciato allo specchio di un altro

dev'essere un tipo sveglio

un uomo scaltro

capace di nascondere le ombre

lo sguardo impenetrabile a ogni emozione

assente impermeabile neutrale.

Eppure so che dentro

gli stanno sgozzando un maiale.



                                        ***


OGGI HO PIANTATO UN SASSO


Oggi ho piantato un sasso

innaffiandolo e parlandogli

dandogli semi e cercando

il terreno adatto.

Il mio sogno è che cresca come

un Partenone.

Oggi ho piantato in asso

un fiore per un sasso.



                                        ***


HO FATTO TESTAMENTO IN MIO FAVORE


Sono a centoventi testamenti

ammetto che amo lasciarmi

oggetti sempre più importanti.

La cosa più bella è toglierli agli altri.

Quando il notaio leggerà

le mie ultime volontà

vorrei che ci fossero presenti

parenti amici e conoscenti

e a ognuno di loro lasciare

il niente che mi accingo a diventare.



                                             ***


STO DIVENTANDO ME STESSO


Sto diventando me stesso

non ho bisogno di uno specchio per saperlo

sta accadendo proprio adesso

e non c'entra come mi sento.

Tra poco sarò un sasso

immobile e incapace

di fare un solo passo.

Non mi aspettare più in là

o domani

non dirmi di stringere

o aprire la mano

o stropicciare gli occhi

davanti al mare immenso

perché sto diventando me stesso.




                         Simone Consorti  da   Nell'antro del misantropo



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