Non so se la tua voce si sia già estinta...
Non so se la tua voce sia già estinta,
fra i muri intricati che il nostro
consueto labirinto di giorni
cuce intorno:so solo che mi resta
come un suono familiare, l'identico
rumore del portone di casa aperto
dopo mesi passati lontano.
Ma il tempo ormai si è rappreso
in una sfera, lacerata da crepe
più lunghe di noi, e non è
la trama dei tuoi capelli quel rivolo
di ombre : è l'ombra
della mia mano che la distanza
ha reso enorme.
Massimo Gezzi da Il mare a destra
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