Graffiti in caverna neolitica Magura ( Bulgaria )
MORTE E CULTURA : LO SHOCK PRIMARIO
(...) Questo lavoro tenta di tratteggiare a grandi linee le espressioni molteplici ( religiose, politiche, economiche, demografiche, filosofiche ecc ) che lo shock esistenziale e le relative formazioni reattivo - difensive hanno avuto nella civiltà umana. Per shock primario intendo il trauma primario e ricorrente che la scimmia umana ha subito quando ha preso conoscenza del proprio destino di morte e le sue particolari capacità intellettive e affettive hanno moltiplicato in lei l'angoscia di morte e la sofferenza per la morte dei suoi simili.
Incredibilmente, le scienze umane hanno riservato ben poca attenzione a questa marea di angoscia, panico e disperazione che ha allagato ( e continua ad allagare ) la psiche dell'essere umano quando questa ha preso coscienza della morte e ha acquisito la sua tipica e tragica capacità di intuire il proprio destino di annientamento, di immaginare e aspettare la propria morte in salute e in malattia, di sospettarne in ogni istante l' imminenza, di partecipare dolorosamente all'agonia e alla morte delle persone amate e di ripetere questa quotidiana e silenziosa tortura nella memoria, nel lutto e nella previsione ansiosa. Dimostrare inconfutabilmente che la nascita stessa della cultura nei primordi più remoti scaturì da questo shock non è possibile per ovvi motivi : non potremo mai sapere con certezza come e quando questo o quel gruppo di ominidi cominciò a darsi una cultura. Sarà anzi opportuno chiarire che qui, per cultura, non si intende la cosiddetta " cultura materiale" ( insediamenti, utensili, armi, ecc ) che del resto gli ominidi e gli uomini del paleolitico superiore condividono in qualche misura con vari animali. E' questa - significativamente - la cultura che il solito gruppo di studiosi attenti alle mode marxiste aveva privilegiato negli anni Sessanta e Settanta, considerando e trattando come " epifenomeni sovrastrutturali " tutto quanto l'antropologia classica aveva visto come nucleo autenticamente umano del concetto di cultura . (...)
Luigi De Marchi da Lo shock primario ( scimmietta, ti amo !)
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