AL PASSAGGIO DEL VENTO
Non credo che accadde all'improvviso.
Ricordo che mi appoggiai a un ideale
per farmi coraggio.
Allungai le dita,
volli misurare la distanza
dal dolore al domani,
senza intervallo,
in ogni sua fase.
Non sapevo che avrei trovato
solo le impronte di migrate memorie.
Ma già più vicino un nuovo respiro.
Inventai una ragione.
Fu trovata preziosa la trama
di un tessuto gualcito.
" Il dolore più breve
del tempo rimasto"
mi dissi.
Pensai
che al passaggio
del vento
tremano sempre i fili d'erba.
***
AVREMMO FORSE DOVUTO
Avremmo forse dovuto riconoscere
l'istante esatto
privo del profumo delle nostre mani.
Almeno per riconoscenza all'antica regalia.
Adesso tanti spazi - troppo grandi -
contengono sgomento.
Ogni cosa ha perso il nome che gli abbiamo dato.
Sono solo immagini,
immobili
in nessuna attesa.
Noi due siamo tanti e abbiamo tutti ragione.
***
LA TRACCIA
Il mistero è nel piede che segue l'altro piede.
Non è una fuga.
E' lo stacco
del passo dalla sua posa,
il viaggio che mi spetta.
Tu comunque resti indietro.
La traccia che lascio
sporca lo spazio che sprofonda.
Tu lo ricalchi muto e parolaio.
Calpesti il mio poco corpo
negli avanzi di sacrifici
sugli altari carichi d'amore.
E per chi come me è appena nato,
per un'antica tradizione
sparate il cielo a salve.
Per te quello che credi di vedere.
Caterina Scopelliti Inediti
Una poesia senza pesi, libera, sciolta, che avanza per sentenze, dritta, fino all'emozione del lettore.
RispondiEliminaBello e adatto anche l'Adagio di Alessandro Marcello.
RispondiEliminaGrazie, mi fa piacere che la scelta sia stata apprezzata.
RispondiEliminaPer quanto riguarda gli abbinamenti - video , essi rappresentano la parte per me più difficile e dall'esito incerto : può essere che il tentativo di ricreare un'atmosfera che amplifichi il discorso poetico sia solo nella mia mente e nell'intenzione... e - ovviamente - mi sento confortata dal fatto che ogni tanto qualcuno lo " avverta " allo stesso modo.