A. Renoir - Pomeriggio dei bambini a Wargemont
Nota per il lettore:
Sono stata a lungo incerta nel tempo, se postare o meno un libro così desueto ( quando invece la società è cambiata nei suoi valori - cui qui si fa riferimento - in modo così rapido - ed è tutt'ora in evoluzione ). Tuttavia, pochi giorni fa , leggendo un testo attuale di psicologia ,ho appreso che questo testo della Gianini Belotti " risulta un "classico", per cui l'ho immediatamente ripreso in mano. Quello di cui mi rendo conto dall'attuale rilettura è che - per fortuna - le cose sono notevolmente cambiate a livello educativo - per i bambini in genere e per le femmine in particolare ( ciò che mi ha spinto - e il lettore se ne accorgerà - a pormi delle domande già durante il momento della trascrizione).
Per fortuna - direi- ma , ad un'analisi che vada un poco oltre l'evidenza, mi rendo conto che non è così per tutti. Voglio dire che in una società in cui vige una cultura avanzata e moderna, è possibile che le cose stiano ad altri livelli - e ciascuno se ne può rendere conto se in qualche modo ha a che fare con l'infanzia , anche senza essere necessariamente un " esperto".- Ma, in altre parti del mondo ( che sono la maggioranza ) come vanno le cose? Recenti e drammatici casi di cronaca ci dicono che le femmine sono ancora pesantemente discriminate ( limitazioni nella libertà di movimento, di scelte personali e impossibilità di acculturarsi , ecc). Inoltre, avendo a che fare con talune popolazioni africane ( che pure sono state raggiunte dal turismo, ma non dalla " civiltà",) le ragazza da marito vengono ancora " comprate " tramite i loro beni di riferimento ( 20 mucche se la ragazza è giovane e bella, altrimenti si va a scalare...).
Che dire ? Io credo che si potrebbe aprire un dibattito sul tema " che significa essere donna oggi? ", ma c'è bisogno del vostro contributo. E se viene da culture diverse, sarà più interessante ( si può scrivere nella lingua di appartenenza ).
Ringrazio anticipatamente tutti coloro che vorranno partecipare ( per letture, sentito dire, o per esperienza ).
frida
LE FIGURE FEMMINILI NELLE FIABE
(...) Se si confrontano le figure femminili della letteratura infantile contemporanea con quelle delle fiabe tradizionali, ci si accorge che ben poco è cambiato. Le vecchie fiabe proponevano donne miti, passive, inespresse, unicamente occupate della propria bellezza, decisamente inette e incapaci. Di contro, le figure maschili sono attive, forti, coraggiose, leali, intelligenti. Oggi le fiabe non si raccontano quasi più ai bambini, (che le hanno sostituite con i Cartoni animati della televisione, i Videogiochi scaricabili da Internet sui Tablet, ecc...) ma alcune fra le più note sono sopravvissute e tutti le conoscono.
Cappuccetto Rosso è la storia di una bambina al limite dell'insufficienza mentale che viene mandata in giro da una madre irresponsabile per cupi boschi infestati da lupi per portare alla nonna malata panierini con torte e burro ( alla faccia della lotta al colesterolo! n.d.r ). Con simili presupposti, la sua fine non stupisce affatto. Ma tale storditezza, che non sarebbe mai stata attribuita a un maschio, riposa sulla fiducia che si trova sempre nel posto giusto al momento giusto un cacciatore coraggioso e pieno di acume pronto a salvare dal lupo nonna e nipote.
Biancaneve è anche lei una stolida ochetta che accetta la prima mela che le viene offerta, per quanto sia stata severamente ammonita di non fidarsi di nessuno. Quando i sette Nani accettano di ospitarla, i ruoli si ricompongono: loro andranno a lavorare, mentre lei gli terrà la casa in ordine, rammenderà, scoperà, cucinerà aspettando il loro ritorno. Anche lei vive con la testa nel sacco e l'unica qualità che le si riconosce è la bellezza, ma visto che essere belli è un dono di natura ( forse nel 1974, all'epoca della pubblicazione del libro ; n.d.r ! ) nel quale la volontà dell'individuo c'entra ben poco, anche questo non le fa molto onore. Riesce sempre a mettersi negli impicci ma , per tirarla fuori - come sempre - interviene un uomo, il Principe Azzurro, che regolarmente la sposerà . (...)
Elena Gianini Belotti da Dalla parte delle Bambine
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