giovedì 8 luglio 2021

L'ASSENZA DI BENEDETTI

 


                         La parte migliore del tuo spazio rimarrà per sempre in me, dolente...




ASSENZA DI DIO


Diciamo che ti allontani definitivamente

verso il pozzo d'oblio da te scelto,

ma la parte migliore del tuo spazio

rimarrà  per sempre in me, dolente;

rimarrà in me il tuo cuore inerte e sostanziale,

il tuo cuore di un'unica promessa

in me che resto completamente solo

a sopravviverti.


Dopo quel dolore rotondo ed efficace,

pazientemente aspro, d'invincibile dolcezza,

non importa se sfrutto la tua assenza insopportabile

né oso chiedere se una parola

può contenerti come al solito.


La verità è che ora non sei nella mia notte

di straziante e totale somiglianza con altre

in cui ho cercato d' averti o circondarti.

Resta soltanto un'eco irrimediabile

della mia voce infantile, quella ignara.


E adesso che inutile paura, che vergogna

non avere preghiere come morsi,

né fede per piantare le unghie,

non avendo altro che la notte

sapere che Dio muore, che Dio scivola,

che sta arretrando con le braccia chiuse,

con le labbra chiuse, con la nebbia,

come un campanile a pezzi

che ritornasse indietro secoli di cenere.


E' tardi ormai. Eppure io darei 

tutti i giuramenti e poi le piogge,

le pareti con insulti o dolorosi richiami,

le finestre d'inverno, il mare a volte,

pur di non avere in me il tuo cuore,

inevitabile cuore sofferente

in cui mi trovo completamente solo

a sopravviverti.



                  Mario Benedetti   da   Soltanto nel frattempo ( 1948-1950 )



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