domenica 4 luglio 2021

IL CORAGGIO DELLE DONNE 2

 

Ci chiedevamo a che punto eravamo, che giudizio dare dei vecchi e dei nuovi movimenti femminili, quante delle nostre speranze si erano realizzate e quanto restava ancora da fare. Confrontavamo i nostri punti di vista, che non sempre e non in tutto coincidevano. In quelle discussioni, su un punto ci trovavamo pienamente d'accordo : l'ammirazione per lo straordinario coraggio delle donne di ogni tempo per l'affermazione di se stesse e per i sacrifici compiuti nel cammino di emancipazione e liberazione del genere femminile. Sacrifici troppo spesso dimenticati, ma attuali ancora oggi in tante parti del mondo.E quindi, che al confronto di idee potevamo aggiungere vari esempi di questo coraggio, raccontando di alcune delle donne che ci sono più care. Anche per rovesciare i luoghi comuni, ma familiari anche ai più influenzanti filosofi, che identificano le virtù femminili negli stereotipi ottocenteschi  del " sesso debole"

Siccome l'editore ha voluto che fossi io a cominciare il dialogo, voglio essere ottimista a proposito del punto cui siamo arrivate. Quindi ti proporrei di partire un po' provocatoriamente da questa breve citazione da La fine del dominio maschile , pamphlet del filosofo e antropologo Marcel Gauchet, figura rilevante nel panorama culturale francese:


(...) L'avvenimento non è di poco conto. Anzi, è talmente enorme da suscitare incredulità - del genere  : " Una cosa simile non può succedere". Invece può essere così : stiamo assistendo alla fine del mondo maschile. Intendiamoci: è morto come principio, lasciando però dietro di sé tutta una serie di strascichi che possono nascondere la profondità della rottura o consentire di negarne l'esistenza. La fine - comunque - c'è stata e bisogna farci i conti.(...)



  Dacia Maraini & Chiara Valentini  da    Il coraggio delle donne



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