mercoledì 28 luglio 2021

IL LAVORO DA FARE PER BIAGIO

 


                              I grandi cambiamenti spesso sono solo cambi di indirizzo..




Calmati o il cuore ti scoppierà e non è metafora

poetica ma proprio sordo tonfo d'organo

risposta che travalica

domanda e nel vuoto degli occhi

si schianta

ora scrivi come hai sempre fatto

e non scherzare più col fuoco

della vita

o in una di queste mattine la piccola

storia sgangherata e per sempre

pronta a rimangiarsi il cielo

finirà tra lo strepito del condominio

non come si chiude un volo

ma come un colpo di tosse


calmati e scrivi : fallo anche ora

in mezzo ai capelli bianchi

fallo come quando eri ragazzo

col terrore negli occhi

fallo anche solo per non crepare

non si tratta più di conoscere

si tratta ora nel pericolo

grande solo di portare a casa

la pelle: non c'è niente in questo

di cui ti devi vergognare : è così

e basta.


e ora che la voce si alza riesci

perfino a vedere nella finestra

di fronte l'onda del mondo

che s'appiana in risacca di pietra

e metallo: senza prodigio non vai

da nessuna parte ché quello

che non ti fu dato all'inizio

non cesserà mai di mancare


e lo hai sempre saputo di andare

storto nel mondo come uno

che anche correndo lo fa

con una corda al collo : ora

non dare strappi : fa' colazione

fatti la barba siediti pure

ma fallo lentamente senza la stretta

non è colpa di nessuno se la voce

che ti dai è la sola che in piedi ti tiene.



                                             ***


ora ti tocca prendere

questo dolore rancido

e portartelo ovunque

con te: puzza, certo,

come ogni cosa che viva

è andata a male senza

per questo sparire

ma non hai scelta:

è roba umana comunque


pensa che ognuno c'ha

qualcosa nascosta

del genere da qualche parte

e come te è fresco

di scoperte o peggio

morirà senza averlo mai

saputo


e pensa anche che all'aria

il sapore rancido

si seccherà

e un bel giorno per via

farai finta che quella

muta non ti appartiene:

tirerai dritto

come se il verme

fosse di un altro


quello che ti tocca

ora

è tenerti una tristezza 

in più

come ad un certo punto

uno accetta gli anni

che ha

e si sente la faccia

più calda e pesante

come se appunto


fosse passato del tempo

a dispetto delle ridicole

mosse che faceva

per restare in quella buca

dove una volta

era caduto


ora lo sai che se non esci

è perché hai imparato 

a giocare

non importa con che

pur di restare:

hai fatto il morto

insomma

per non morire


e adesso che sei fuori

a metà

senti come normalmente

il mondo sia lontano

ed è giusto così:

ognuno parla davvero

se lo fa

dal chiodo

che un bel giorno

l'ha fissato 


altrimenti è tanto per fare

altrimenti è il solito teatro.



                                              ***


certo, noi fummo ragionevoli

e non insistemmo più di tanto

ci tenemmo per noi

con l'alibi dell'arte

quest'eccedenza

di psiche - provammo

terrorizzati ad esorcizzarla

facendone bieco

commercio -

ma quella folla è infinitamente

più grande di noi

e oggi

nel meriggio della vita

siamo costretti ad ascoltarla

perché il bene non di dà

come intenzione buona

ma come una pura

possibilità di questa sofferenza

e di questa

agnizione



da giovani si cerca fuori

e si convince

o costringe

il mondo a seguirci

questo ovviamente non è vero

ma per un po' ci crediamo

e in quel po' di tempo sembra

che le cose confermino

le nostre attese : un quartiere

diventa tutta una città

una città diventa tutto il paese

un paese diventa il mondo

ed era solo un'idea o una fantasia

cresciute a dismisura

dove di reale c'erano solo

le disfatte che avremmo poi dopo

inseguite come spie di nascoste

verità : solo

che le disfatte come le vittorie

non contavano molto che contava

solo il nostro sentirci vivi


e di ciò soprattutto facemmo

esperienza

ma una volta sicuri

della vita

cominciò a contare la direzione

( della nostra vita )

e quindi ricominciammo

dalla fine : cose

e spettri si equivalgono per la vita

della mente

e la vita di fuori

( quella che resta

sottratta allo sterminio

della storia )

è ridotta a ben poca cosa :


i grandi cambiamenti

sono spesso solo cambi di indirizzo

o di modi di vestire.




                       Biagio Cepollaro    da    Lavoro da fare



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