Bestiario medioevale
CIMICE DEL LETTO
Al vagabondo
sempre pronto a fuggire
da casa, dal letto
per scoprire un pezzetto
di mondo sconosciuto
auguro un ritorno
privi di falsi amici.
Ma se trovasse le cimici
del letto sul bagaglio
o dentro il pantalone
un solo consiglio:
DISINFESTAZIONE.
UMANO
Se ti piace viaggiare, dormire sotto la luna
e non vuoi far l'amore con cimici del letto
controlla il sacco a pelo o il letto di fortuna.
Non vorrai donar sangue a questo ingordo insetto!
CIMICE DEL LETTO
Se entro nel tuo letto non lo fo per dispetto.
Mi nutro e per te nutro un grandissimo affetto
quando posso gustare il mio rosso pranzetto!
Sulla tua pelle in cambio stampo qualche bacetto.
***
ZANZARE
Quando Dio ebbe creato
questa erra straordinaria
con i monti e con i mari
con le piante e con i fiori
e poi l'ebbe popolata
d'ogni forma di animale
e nel sommo del suo amore
consegnata a uomo e donna...
si fermò per qualche istante.
L' uomo - deve aver pensato
non saprò certo apprezzare
questo mondo di Bellezza
questo Eden di pace
se non gli sarà mai noto
del benessere il contrario
se non ci sarà qualcuno
a turbare a punzecchiare.
E, sebbene a malincuore
dette vita alle zanzare.
UMANO
Se non ami il prurito
e la pace ti è cara
farti accorto e agguerrito
al volo di Zanzara.
ZANZARA
Amo il sangue calduccio.
Se col tuo fo bisboccia
non te ne fare un cruccio.
Posso offrirti una goccia ?
***
LOMBRICO
Se scavi una buca presso riva
appena fuori la portata dell'onda
appare sul fondo un laghetto salato.
Dal piccolo mondo si sabbia bagnata
può allora affiorare un lombrico.
Si dibatte al tocco di due dita
minuscolo danzatore acrobatico
armato solamente di eleganza.
Qualcuno schifato lo schiaccia
qualcuno lo spezza in più parti
per vedere danzare i segmenti.
Qualcuno con cura lo infila in un amo
sorridendo
pensando a un pesce che abbocca.
UMANO
Incredibile, stupendo
quel lombrico sa parlare.
Fa tre mosse, par danzare
ma SOS sta scrivendo !
LOMBRICO
Ti stupisce il mio livello?
Siamo in fondo quasi uguali
due creature due animali...
Me lo scacci quell'uccello?
***
GRANCHIO
Te ne stavi tranquillo, abbarbicato
dentro la trasparente cupola
di una grossa medusa.
Forse ti rintanavi
forse te la mangiavi.
Ma una volta gettato sulla spiaggia
l'acquoso mostro
piccole dita ti hanno " liberato".
Dal bel lattiginoso transatlantico
approdato nel secchiello vuoto.
Hai combattuto a lungo
stringendo tra le chele
incauti polpastrelli
prima di riguadagnare il mare.
Il panoramico mezzo di trasporto
ormai sotterrato.
UMANO
Ho preso un Granchio - mi ha confessato
un amico con aria costernata.
" Guarda che morso... ha detto - m'ha sfregiato!
Lungi da me. Niente più fidanzata!
GRANCHIO
Femmina d'uomo... per forza è crudele !
Son fortunato se penso a quel tale.
Quando la mia Granchietta con le chele
mi morde tutto, non sento alcun male.
***
PIPISTRELLO
E' un seccante inconveniente:
non sei amato dalla gente.
Chi dipinge le tue ali
sulle spalle di un demonio
chi ti chiama " brutto topo"
chi ti crede appiccicoso
solo amante delle grotte
solo amico della notte.
Non si offende il pipistrello.
Si rinchiude nel mantello
grande e nero delle ali
poi si stringe ai suoi compagni
tutti appesi a testa in giù.
Sembra dire a tutti quanti:
" Buonanotte, mi addormento.
Dite pure, non vi sento!
UMANO
Se vedi un Pipistrello gira al largo.
Appena se ne esce dal letargo
nella notte col radar suo va in giro
e sta' all'erta : si muta anche in Vampiro!
PIPISTRELLO
Io non credo che il mondo mi conosca.
Sarò anche un brutto mix tra topo e uccello
ma faccio male giusto ad una mosca...
Mi scanseresti se fossi più bello?
Annalisa Macchia da Bestiario delle bestiacce
(...) Il " Bestiario delle bestiacce " di Annalisa Macchia è un libro originale, che sa accogliere con leggerezza di modi contenuti gravi: l'autrice si rivolge al lettore con il linguaggio semplice, eppure non facile, dell'essenziale, a volte in tono d'affetto, a volte d'ironia, spesso in maniera arguta, sempre con l'intenzione di dividere con lui il fagotto d'amore e di dolore racimolato e annodato nella vita.
La raccolta ammicca alla favolistica greca e latina di Esopo e Fedro, ai Bestiari del Medioevo, a " Le Bestiaire ou Cortége d' Orphée di G. Apollinaire ma - appunto - è solo un ammiccamento che nasconde uno sguardo del tutto nuovo: essa è composta da trentatré poesie dedicate agli animaletti più umili e spesso disprezzati dall'uomo. Ogni poesia è divisa in tre parti : una sintesi, un'antitesi e una tesi, come in una specie di hegelismo all'incontrario. Nella sintesi iniziale, perlopiù in versi liberi, l'autrice introduce l'animaletto, personaggio in un momento lirico e simbolico. Nell'antitesi e nella tesi, invece , dopo la parte narrativa, si ha un dialogo allegorico, perlopiù in endecasillabi, in cui si confrontano l' uomo e l'animaletto protagonista. L'intento è allegorico perché le parole dei due riverberano sempre - al di là dell'occasione - messaggi è significati morali a mo' di ammaestramento, quasi di proverbio . (...)
Estratto da una recensione di D. Barni
La zanzara è la prova della dispettosità di un eventuale Dio
RispondiElimina😀
Belli - a mio parere - questi brevi componimenti che davvero ci richiamano alla favolistica di Esopo e Fedro, ma aggiornati in chiave moderna. A quanto ne so, l'autrice è anche una validissima scrittrice di storie per bambini.
RispondiEliminaTeniamola d'occhio!