martedì 6 luglio 2021

COME D'AMORE, PER SOLA ANDATA

 




                                                    Qui non c'è più bisogno di corpi...



III


Questo è un letto

poggiato su due continenti

qui i respiri si tagliano

a vicenda

si procrea senza semi

sta cambiando il DNA

non c'è più bisogno di corpi

solo le menti ci possono salvare

tutto sta nello stesso pensiero

la fine e l'inizio

qui i fiori crescono

solo nelle fotografie

ora metti sul tavolo

i soldi per l'anima

e prendimi con te.



                                                   ***


VII


Non piangere

lo sapevamo prima di arrivare

come si sta in questa vita

appena conosciuti ci si lascia

e appena imparato a vivere

si riparte

non piangere

siamo stati fortunati

abbiamo guardato da vicino

nelle nostre anime

quell'infinito dove

sapremo riconoscerci

non piangere

proseguiamo il nostro volo

qui gli antichi si prendono ancora gioco

di noi sai che non so sai che non sai niente

non piangere

anche le dee fanno le guerre

indecise solo tra uccidere o amare.



                                            ***


XX


Bruciamo l'agosto

l'erba

la casa dei ricordi

bruciamo tutte le tappe

per arrivare

bruciamo sigarette

amori velocemente

bruciamo neuroni

per svuotare la mente

poi bruciamo anche quel che rimane

bruciamo il mondo in fiamme

bruciamo tutto

siamo vandali noi due

siamo un'orda

pronta ad appendersi

alla stessa corda.



                                               ***


XII


Dormiamo su due

continenti diversi

altre e altre mani

ti accarezzano

di notte

ma il dolore degli schiaffi

ricevuti nel collegio dei gesuiti

non passa

ora tutte le madri e le sorelle

che ti mancavano

passano in fila al tuo capezzale

per rimettere a posto

pezzi della tua anima

dalla fotografia il nero

dell'uniforme scolastica

cola sul tappeto da collezione

e copre un po' di vergogna.



                                           ***


XVII


Il tuo sguardo albero

rami mi coprono

fanno ombra vitale

occhi forbici pronte

per fare a pezzi

i miei vestiti

ma la seta scivola

nelle tue mani

lascia dietro il fruscio

delle onde

le righe che mi scrivi

d' alto mare

pagine strappate di

un romanzo rosa

letto sotto le coperte

di Oxford

o nelle pause

di matematiche astratte

che preparano al passaggio

di proprietà

la tua tribù francofona

stanco ora

con la sabbia del deserto 

negli occhi e

la chiave in mano

non trovi porte

con serrature salde

monta la tua cavalla araba

torna alle foci del Nilo

per una goccia d'acqua

troverai almeno cento corpi

di donne pronte

adagiate

ad occhi chiusi tu

vedrai il mondo come te l'hanno

insegnato i gesuiti

e tutto tornerà a posto

anche gli ormoni in 

tempesta

anche il sangue

che si alza e cade nell'intervallo

come un soldato

nella trincea

combattuto non combattente

confuso tra il fronte che deve difendere

e quello da cui difendersi

la distanza è sicurezza

le parole

incubi in allestimento.




                     Eliza  Macadan      da     Solo andata. Un poema come d'amore


" Solo andata. Un poema come d'amore " è un poemetto diviso in venti componimenti in cui l'autrice  ( rumena ) delinea il percorso di un amore lontano e impossibile : un amore al tempo di Internet, più immaginato e scritto che vissuto. Bruciante, sincero, completamente attuale e attualizzato dalla parola di Eliza Macadan. Un poema che è di una crudezza struggente, scritto in un italiano - ossificato ma non semplificato - e che mostra lucidamente l'intensità e la problematicità sia dei sentimenti messi in campo che del mondo in cui si muovono.


                                           f.



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