giovedì 23 gennaio 2020
TRATTATO DELLE PICCOLE VIRTU' 2
(…) Invecchiando, sono tornato a generosità più sobrie,
impercettibili,a Federigo degli Alberighi ( Decamerone )
malinconicamente prodigo della propria povertà;o a Cheramour
di Leskov, spiantato e desideroso di nutrire tutti; e più ancora a
Giuseppe il Nutritore di Thomas Mann; sono ai gesti
apparentemente dispettosi, ma così genuinamente gratuiti, come
quello di Cosimo Piovasco di Rondò nel Barone Rampante o
purificati dell'inanità come nel Don Giovanni ( raccontato da lui
stesso ) di Peter Nandke.
Ma se c'è un personaggio che in sé raccoglie ogni generosità e
molte altre piccole virtù ( dalla bonarietà alla premura, dall'
affabilità alla costanza ), è il Geppetto di Pinocchio. Riceve un
legno da Mastro Ciliegia e vorrebbe farsene uno svago : " per
fabbricarsi un burattino meraviglioso, che sappia ballare, tirar
di scherma e fare i salti mortali", ma poi Pinocchio si anima e
- adottato - diventa una scomoda responsabilità e una continua
preoccupazione : " Geppetto, che di tutto quel discorso arruffato
aveva capito una cosa sola, cioè che il burattino sentiva morirsi
dalla gran fame, tirò fuori di tasca tre pere e - porgendogliele -
disse :" Queste tre pere erano la mia colazione, ma io te de do
volentieri. Mangiale, e buon pro ti faccia.". " Se volete che le
mangi, fatemi il piacere di sbucciarle". L'impertinenza del
burattino non arresta la generosità di Geppetto,che anzi si riduce
per lui all'estrema indigenza : " Geppetto rifà i piedi a Pinocchio
e vende la propria casacca per comprargli l' Abbecedario."
Anche questo gesto - come sappiamo - sarà a fondo perduto : "
Pinocchio vende l' Abbecedario per andare a vedere il teatrino
dei burattini".La kenosis del burattino prosegue sino alla prigione
e alla degradazione ( tanto da far da guardia a un pollaio ),sicchè
anch'egli - inizio del ravvedimento - compie un gesto di generosità
nei confronti di Geppetto : " poi trova un colombo che lo porta
sulla riva del mare, e lì si getta nell'acqua per andare in aiuto del
suo babbo Geppetto : " Pinocchio, animato dalla speranza di
arrivare in tempo a dare aiuto al suo povero babbo, nuotò tutta
quanta la notte"; eppure subito riprendono le monellerie : " gran
combattimento fra Pinocchio e i suoi compagni, uno dei quali
essendo rimasto ferito, Pinocchio viene arrestato dai carabinieri "
e poi " diventa un ciuchino, con la coda e tutto, e soltanto alla
fine, divenuto nuovo Giona inghiottito dal pesce- cane egli
ritrova le proprie sembianze, e poi il " babbo"; prendendo infine
su di sé quella responsabilità che rende uomini : " mentre
Pinocchio nuotava alla svelta per raggiungere la spiaggia, si
accorse che il suo babbo, il quale gli stava a cavalluccio sulle
spalle e aveva le gambe mezze nell'acqua, tremava fitto fitto, come
se al pover'uomo gli battesse la febbre terzana ".
" E finalmente Pinocchio cessa di essere un burattino e diventa un
ragazzo " . (…)
Carlo Ossola da Trattato delle piccole virtù ( Breviario di civiltà )
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