giovedì 16 gennaio 2020

LA PSICOMAGIA ( di Jodorowsky ) 1

 
 


" Il poeta ci tende la mano per condurci oltre l'ultimo orizzonte, oltre la cima della piramide, in quella terra che si estende oltre il vero e il falso, oltre la vita e la morte, oltre lo spazio e il tempo, oltre la ragione e la fantasia, oltre lo spirito e la materia " . ( A. Jodorowsky )

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Immagino che la data di quella che tu chiami psicomagia sia stata la risposta a una necessità…

Senza dubbio. C'è stato un periodo della mia vita, quando mi ero specializzato nella lettura dei tarocchi, che ogni giorno venivano da me almeno due persone a farsi leggere le carte…




Predicevi il futuro ?

Assolutamente no. Non credo esista la possibilità reale di predire il futuro poiché, dal momento in cui lo si vede, lo si sta già modificando o creando. Nel predire un dato avvenimento, lo si provoca: è il fenomeno che la psicologia sociale chiama " realizzazione automatica delle predizioni ". Anne Ancelin Schutzberger, docente all' Università di Nizza, in un suo libro si occupa a fondo dell'argomento :" Se si analizza attentamente il passato di un certo numero di malati di tumore in fase terminale, si nota che - spesso - sono persone che nell'infanzia hanno avuto una predizione su se stessi, persone che - inconsciamente - hanno un " copione" della propria vita ( o della vita dei loro familiari ) e della propria morte, con tanto di data, momento, giorno ed età e, quando scocca l'ora X sono effettivamente agonizzanti. Può succedere, per esempio, a trentantrè anni - l'età di Cristo - o ai quarantacinque - l'età in cui sono morti il padre o la madre - o quando il figlio ha compiuto sette anni perché è a quell'età che sono rimasti orfani… tutto questo, a causa di una specie di  Realizzazione automatica  delle predizioni. Analogamente, se il maestro giudica che uno studente svogliato non ha possibilità di recupero, non ne avrà. Al contrario, se il pedagogo considera un bambino intelligente ma timido e prevede che potrà migliorare, questi comincerà davvero a fare progressi. E' curioso, ma poiché è stato ampiamente dimostrato in diverse occasioni, tutto ciò aiuta a nutrire un profondo scetticismo verso coloro che, con il pretesto di possedere doti sovrannaturali, si permettono di predire fatti che l'ignaro paziente tradurrà in desiderio personale per poter ubbidire agli ordini del veggente. Il paziente si assumerà la responsabilità di realizzare queste predizioni e, nella maggioranza dei casi, con conseguenze nefaste. Qualsiasi predizione implica un'assunzione di potere, grazie alla quale il veggente si diverte a raffigurare destini forzando  il corso naturale di una vita.




Obiezione: perché questo fenomeno deve avere necessariamente conseguenze nefaste ? Cosa mi dici di quei veggenti che predicono soltanto avvenimenti felici, prosperità, fertilità e altre fortune ?

In ogni caso si tratta di manipolazione. Inoltre sono convinto che sotto l'etichetta " veggente di professione" si nascondano sempre, salvo rare eccezioni, individui squilibrati, insensibili ed esaltati. Soltanto le predizioni di un santo sarebbero degne della nostra fiducia… Ecco spiegato perché rifiuto l'idea di dedicarmi all'attività di veggente.




Torniamo alle origini della psicomagia e alla tua attività di specialista nella lettura dei tarocchi. In che cosa consisteva ?

I tarocchi erano lo strumento che mi permetteva di individuare i bisogni di una persona e di localizzare la radice dei suoi problemi. Com'è noto, il mero fatto di portare alla luce una difficoltà incosciente o ignota, è già un primo passo verso la soluzione. Lavorando con me, le persone acquistavano coscienza della propria identità, delle proprie difficoltà, di ciò che le spingeva a operare in una certa direzione. Le obbligavo a muoversi in lungo e in largo all'interno del proprio albero genealogico, al fine di dimostrare l'origine ancestrale di certi malesseri. Ciononostante, molto presto ho capito che non ci poteva essere autentica guarigione se non si passava all'azione concreta. Perché la consultazione avesse effetti terapeutici, doveva tradursi in un atto creativo reale. Per questo a coloro che venivano da me, ordinavo di compiere una o più azioni. L'individuo e io, di comune accordo e pienamente coscienti, dovevamo fissare un programma di azione molto concreto.
Così ho cominciato a praticare la psicomagia.



    Alejandro  Jodorowsky   da   Psicomagia ( Una terapia panica )



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