" Sei il mio Natale e la mia Epifania, la riscoperta del simile
( e - con il simile - la ri- percezione della luce che crea Luce).
Sei un Bene che
partecipa al mio tempo, richiamandone il pensiero e il desiderio.
Perché non sei solamente pace. ( M'intriga la tua bocca ). "
( A. Pivanti )
ECCOCI ALLA BOCCA
(…)Eccoci alla bocca, fontana di tutte le amorose dolcezze, la quale
disidera più tosto pendere nel picciolo che nel grande; né deve
essere aguza né piatta, e nello aprirla, massime quando si apra
senza riso o senza parola, non averìa a mostrar più che cinque
denti, insino in sei, di quel di sopra. Non sien le labbra molto
sottili, né anche soverchio grosse, ma in guisa che il vermiglio
loro apparisca sopra lo incarnato che le circonda; e voglion
nel serrar della bocca congiungersi pari, che quel di sopra non
avanzi quel di sotto, né quel di sotto quel di sopra; e voglion
fare verso il lor fine una certa diminuzione diminuita in
angolo ottuso… (…)
Agnolo Fiorenzuola in Perfetta bellezza di una donna ( 1493, 1545 )
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