domenica 26 gennaio 2020

KAFKA E LA CHIAMATA DEL DAIMON 5



(..)Leggere Kafka significa interrogarsi continuamente su se stessi,
    scoprire con lui vuoti e fratture, e - come lui - desiderare un
    universo che sembra irrimediabilmente precluso. La scelta di un
    autore non è mai casuale: ogni interesse che proviamo verso
   qualcuno o qualche cosa rivela che una parte della nostra anima
   è stata proiettata su essi. Ed è proprio questo carattere proiettivo
   a dare all'esperienza il tono dell' incontro, del ritrovamento .
   Ed è proprio attraverso l'incontro con i vari personaggi delle
   opere di Kafka che ho scoperto delle parti di me stesso che fino a
   quel momento mi erano sconosciute. Dentro molti di noi c'è un
   Franz Kafka, un uomo solo che teme e ha bisogno dell'amore,
   mentre ricerca con tutte le sue forze i suoi orizzonti di verità.
   Kafka è un autore sconcertante, unico, la cui scrittura non cerca
 il coinvolgimento del lettore attraverso l'evocazione dell'emozione 
  e del sentimento. La sua è una prosa pura, limpida, essenziale,
  apparentemente fredda, staccata, che poco concede ai turbamenti
  dell'anima. C'è sempre un sottile argomentare. E' un labirinto
  razionale quello in cui il personaggio vaga, in attesa di incontrare
  i suoi mostri. Il daimon sconosciuto prende allora mille forme per
  sorprendere l'ignaro protagonista.
  La critica ha scandagliato l'opera kaftiana da una molteplicità di
  prospettive, da quella teologica all'approccio psicanalitico o a
  quello esistenziale, senza che nessuno sia mai riuscito ad esaurire
  il testo in una spiegazione unica ed esaustiva. L'opera d'arte ha
  in sé la propria realtà, la propria validità intrinseca, che non si
  lascia afferrare né rinchiudere da un particolare approccio
  teorico. In fondo, ogni interpretazione è valida e legittima perché
 - al di là della chiave di lettura prescelta, o forse proprio per la
  scelta metodologica che la informa - si rivela come il mezzo
  segreto per avvicinare un autore alla propria interiorità.
  Nella lettura che ne facciamo, noi risogniamo - con le nostre
  categorie personali - l' avventura umana e artistica di qualcuno
  che crediamo di poter assimilare e fare nostro attraverso l'
  interpretazione.  (…)



Aldo Carotenuto  da  La chiamata del Daimon ( Gli orizzonti della
verità e dell' amore in Kafka )

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