giovedì 16 gennaio 2020

LA PSICOMAGIA ( di Jodorowsky ) 2



Hai praticato questa terapia per quasi dieci anni, con risultati veramente soddisfacenti. Come ci sei riuscito?

Certe cose non si inventano: le si vede nascere in se stessi. Questa nascita ha radici molto  profonde.



In effetti, prima di entrare nei particolari della psicomagia, esaminare il rapporto con la psicoanalisi, menzionare atti concreti, esaminare i testi delle lettere che ti sono state inviate dai pazienti, mi sembrerebbe giusto analizzarne le radici.

La prima cosa a venirmi in aiuto è stata la poesia, il contatto con i poeti.



Mi hai detto che frequentavi spesso i grandi poeti del tuo paese, il Cile…

Sì, quando ero giovane, negli anni cinquanta… Si dà il caso che ho avuto la fortuna di nascere in Cile. Dopo tutto avrei potuto nascere in un altro paese. Se non fosse stato per la guerra russo- giapponese, i miei nonni non sarebbero emigrati e io sarei nato sicuramente in Russia. Cosa li spinse a imbarcarsi su una nave che li portò fino in Cile? A volte mi diverto a speculare sull'idea che siamo noi a scegliere il nostro destino, e che nulla di ciò che accade è frutto della casualità. Quindi, se la casualità non esiste, tutto ha un senso. Nel mio caso, l'essere nato in Cile giustifica il mio incontro con la poesia.



Il Cile comunque non ha avuto l'esclusiva della poesia…

No, di poeti è pieno il mondo. Ma ciò che scarseggia è la vita poetica. In quanti paesi trovi un'atmosfera realmente poetica ? L'antica Cina era senza dubbio una terra di poesia. Ma credo che come si viveva la poesia nel Cile degli anni cinquanta non la si viveva da nessun'altra parte.



E com'era ?

La poesia impregna ogni cosa: l'educazione, la politica, la vita culturale… La gente stessa era impregnata di poesia.
Ho avuto la fortuna di essere coetaneo del celebre poeta cileno Enrique Lihn, ormai scomparso. Un giorno, consultando un libro sul Futurismo italiano con lui e altri amici, ci siamo imbattuti in una frase illuminante di Marinetti : " La poesia è azione ". A partire da quel momento, abbiamo cominciato a prestare molta più attenzione all'atto poetico che alla scrittura in sé. Per tre o quattro anni non abbiamo fatto altro che consegnarci all'atto poetico. Pensavamo solo a quello, giorno e notte.



  Alejandro  Jodorowsky   da   Psicomagia ( Una terapia panica )


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