giovedì 23 agosto 2018

LETTERE ALLA FIDANZATA ( Sigmund Freud ) 1


Vienna, 23 Agosto 1883

(…) Cara principessina ,
      appena tornato dal mio paziente in campagna, trovo la Sua
      dolce lettera con la lieta notizia che Ella si sente bene e tutte le
      care cose che non si stanchi mai di scrivermi tutti i giorni.
      Proprio oggi ho parlato con un caro collega dell'ospedale, il
      quale mi ha spiegato che sarebbe una grave pazzia volersi
      sposare quando non si hanno soldi: diceva che ci vorranno otto
      anni prima che possa diventare qualcuno ,e tutto questo non lo
     diceva da uomo di mondo,ma con tutta ingenuità come lui pensa
     Ho difeso da bravo la mia causa, dicendo che lui non conosce la
     mia ragazza che mi aspetterà senza limiti e che io sposerei
     anche a trent'anni di età - una matrona, ha interrotto lui - che ci
     sarei riuscito con il lavoro e viaggiando, che l'uomo deve osare
     e che ciò che io ho da guadagnare merita ogni audacia.
     Ammise che tra due anni potrei avere duemila fiorini.
     Io però non gli ho detto la cosa più bella:che cioè si può essere
     ineffabilmente felici quando si è amati, anche se non si gode
     del pieno e formale possesso, e ancor di più se si ha la fortuna
     di aver rapito una principessina!
     Coraggio - tesoro mio - tu diventerai  con molto meno anni la
     mia mogliettina, e non dovrai vergognarti di aver aspettato così
     a lungo. Voglio darti una piccola, lieta notizia: dovrei
     sbagliarmi molto se il mio" nuovissimo metodo " non riuscisse:
     ti ho scritto che ripongo le mie speranze nella luce del sole, che
     sembra davvero aiutare. Non ti turbare se poi ti scriverò che
     non va :per scoprire le cose occorre pazienza, tempo e fortuna,
     ma da principio è sempre così, quando si ottiene qualche
     risultato.
     Perciò coraggio, principessina!  (…)


                                           Sigmund


               Sigmund  Freud    da      Lettere alla fidanzata


  

2 commenti:

  1. Con quanta tenerezza si rivolge a lei e con un appellativo così speciale, mi ha sorpreso...

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  2. Il Maestro della psicoanalisi ( che nel lavoro era estremamente preciso e rigoroso essendo un medico neurologo, molto attaccato perciò ai fatti e a tutto ciò che è dimostrabile ), nella vita privata era in realtà ( come si può evincere da ciò che ho postato ) di temperamento passionale ( soffriva anche molto di gelosia ), e questo suo aspetto lo possiamo vedere anche nelle lettere del carteggio con Jung, alcune delle quali si possono leggere in questo sito.

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