sabato 11 agosto 2018

L'IMMORTALITA' DELL'ANIMA 1

 
 
 
 
 

" Quanta sete nel mio cuore, solo in Dio si spegnerà; quanta attesa di salvezza, solo in Dio si sazierà…"  ( Salmo )


(…) L' anima,se intesa rettamente come ordine dell'energia che noi
       siamo e non come sostanza che giunge da un'altra dimensione,
       è apparsa chiara e distinta nella sua esistenza, come Cartesio
       riteneva dovessero essere le proposizioni degne di essere
       accettate per vere. Ma è pensabile la sua immortalità in modo
       altrettanto chiaro e distinto? Quando parlo di immortalità ,
       affermazione che per i cattolici è dogma  di fede in quanto
       definita nel Concilio Lateranense nel 1513, l'intendo dotata
       delle tre classiche caratteristiche attribuitele dai manuali pre -
       conciliari di teologia dogmatica: reale, personale, naturale.
       Con reale escludo che consista solo nel ricordo, come se mio
       padre esistesse oggi per il ricordo che io ne ho;con personale
       escludo che consista nella discendenza, come se un giorno
       vivrò per il fatto che ho trasmesso parte di me nel codice
       genetico dei miei figli; con naturale escludo che sia qualcosa
       di miracoloso, un regalo di Dio alla fine per chi è stato buono.
       L' immortalità di cui vado alla ricerca non è metaforica,
       concerne il mio Io e scaturisce dal mio stesso essere.
       Che tale immortalità reale, personale e naturale non sia
       dimostrabile in modo incontrovertibile è un semplice dato di
       fatto. E' come l'esistenza di Dio, su cui da sempre gli uomini
       si dividono senza che un partito possa prevalere sull'altro.
       Allo stesso modo, l'immortalità dell'anima, il quarto
      " paralogismo della ragione pura " secondo Kant, non conosce
       argomenti conclusivi, né a ragione, né contro. Ed è chiaro che
       sia così, perché ci muoviamo nel campo del puro pensiero,
       senza che sia possibile un solo riscontro dell'esperienza che
       valga allo stesso modo per tutti. (…)


                 Vito Mancuso    da    L' anima e il suo destino

2 commenti:

  1. un linguaggio non di facile e immediata comprensione, anche se il tema è molto particolare e difficile...

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  2. Si, poco da Blog ( se si aspettano letture a valanga e consensi ).
    A me basta porre i temi che mi interessano e mi intrigano, con la speranza di creare un dialogo…
    Grazie per il tuo intervento.

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