giovedì 23 agosto 2018

SIGMUND FREUD - LETTERE ( Introduzione )

 
 

                                                                           Il racconto di Freud



(…)  Le Lettere alla fidanzata  raccontano chi era Freud prima di
       diventare Freud.
       In questo carteggio alla fidanzata Martha Bernays,scopriamo
       il percorso sentimentale di Sigmund, l'educazione del cuore.
       Ed è una strada lunga e tortuosa, scandita da eccessi, nel
       corso della quali lo scopritore della Psicoanalisi dovrà
       imparare a gestire una passione violenta e complicata. Ne
       uscirà vincitore, ma al prezzo di una grande sofferenza.
       Freud - infatti - non è persona che conosce vie di mezzo, vive
       tutto intensamente e senza risparmio. Non è uomo - insomma -
       di sentimenti tiepidi: in lui abissi di disperazione, poi vette di
       felicità.
      "Se un rovente apprendistato ha mai qualificato un uomo a
        parlare autorevolmente d'amore , questo è Freud", scrive
       l'amico, allievo e infine collaboratore Ernest Jones in Vita e
       opere di Sigmund Freud , la biografia del maestro viennese.
       Folle di gelosia, folle d'amore, torturato da periodiche crisi di
       dubbio sul sentimento che Martha nutre per lui; e poi
       possessivo, avverso ad ogni compromesso.
       Nei quattro anni e tre mesi di fidanzamento, Freud e Martha
       si scrivono più di millecinquecento lettere. Scrivono ogni
       giorno, anche più volte al giorno. E quello che ci sorprende,
       oggi che non sappiamo quasi più tenere una penna in mano, è
       che quelle lettere sono lunghe, a volte straordinariamente
       complesse, non pensierini della sera o SMS per dire " ti ho
       pensata anche oggi". Una lettera di quattro pagine viene
       considerata " molto breve ": qualche volta arrivano a dodici
       pagine scritte fitte; ce n'è una persino di ventidue.
       Così, per le Lettere, vale la riflessione che Silvia Vegetti Finzi
       riserva al testo della biografia :" Siamo di fronte ad un
       romanzo di formazione nel senso più complesso del termine
       perché, dietro al dramma delle scelte esistenziali, delle prove
       e degli errori, delle sconfitte e delle vittorie, vi si possono
       cogliere le linee impersonali del destino, la filigrana della
       storia " .  (…)


                 Daniela Monti  da   Le  lettere  alla fidanzata  Di Freud
                                                                                            

3 commenti:

  1. Interessante l'estratto televisivo, mentre mi ha molto colpito questo aspetto privato di Freud che ignoravo e la lunghezza delle missive, davvero senza parole...non sapevo nemmeno della terribile malattia e morte...

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  2. Io cerco per quanto mi è possibile - attraverso questo sito- di far conoscere gli aspetti meno noti delle personalità di poeti e scrittori a volte molto conosciuti perché sono convinta che i cosiddetti " retroscena" ci aiutino a capire meglio poi la loro produzione poetica e letteraria.
    Ancora di più se si tratta di Maestri della Psicanalisi, il cui pensiero è a volte di difficile comprensione ( vedi in questo sito i video su Jung e Marie Louise von Franz.)
    Grazie per la visita.

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  3. L'unico problema che si presenta qui - per la pubblicazione - è che le lettere sono tutte molto lunghe e dovrei -come ho fatto con quella pubblicata - frazionarle in post più agibili. Tuttavia se c'è dell'interesse sull'argomento lo farò volentieri.
    Grazie.

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