Credere o non credere . Dicono gli echi…
Ho ritrovato in queste lacerazioni
del tempo
i ricchi grappoli delle nostre vendemmie
i passi del bambino
gli zoccoli del cavallo
nella prateria.
Nella memoria sento
la tua risata giunta d'altrove
le tue parole
senza capirle.
Ma io so
che da qui o da laggiù
è un'altra me stessa
che ascolto.
***
Voglio credere
voglio credere che queste fiamme
non siano che gli incendi
di un fuoco
che non è il nostro
che l'acqua pura
bagni il tuo giardino
che gli aranci
ti porteranno i profumi
della tua terra.
Che nulla dividerà più le nostre vite.
Quando l'odore del pane
riconcilia
come un simbolo
le battaglie del mondo
prego le rondini
affinché ti portino questa primavera
delle nostre libertà.
***
Nel giardino dei miei sogni
sgorga una fontana
di risate e di promesse.
Nel paese di mio padre
l'asino è a riposo
la donna prepara il pranzo
il curato benedice la terra.
Sono di qui
sono di laggiù
abito un altrove
dove non entrerai.
***
Quando
s'innalza ciò che le tue mani
non possono tacere
questa storia di sguardo
che nasconde i nostri segreti
la morte
non è che un sipario.
***
Quando la chiave del tempo
su queste terre arate
s'accontenta dell'errare
i sentieri
avvampano
le nostre solitudini.
Credere o non
credere.
Dicono gli echi.
Josyane De Jesus -Bergey da Voix vivres de Mediterranée en Méditerranée
E mi scappa... dal ridere
RispondiEliminaSe la storia dei singoli, intrecciata a quella di popoli in fuga da tutte le miserie fisiche e psicologiche ti fa ridere, buon per te.
RispondiEliminaEvidentemente sei un tipo allegro.
O con le fette di salame sugli occhi.
Quello che ti fa misero ( a differenza di chi scappa sul serio da ogni forma di oppressione, in cerca di una vita più umana e di Verità ) è quel non prenderti neppure la responsabilità di quello che dici.
Cosa che solo i dementi ( de- mente: fuori dalla mente ) o i vigliacchi sanno e possono fare.
Scegli tu la tua categoria di appartenenza, mio buon Anonimo.
Ma sappi per certo che la cosa - a questo punto della storia - fa ridere me.
RispondiEliminaUn suggerimento : impara l' italiano.
Si dice : " mi scappa da ridere".
E sapessi quanto a me .
Mi avvedo ora che tu forse volevi dire ( anche) altro ( i puntini di sospensione fanno la differenza…).
RispondiEliminaMa siccome la volgarità non è una mia caratteristica, faccio fatica a vederla ( d'acchito , almeno ) anche negli altri.
E tu, ineffabile Anonimo, volgare lo sei; pertanto, siccome questa è casa mia, se vorrai entrare ( d'ora in poi ) dovrai bussare e presentarti. Poi deciderò io se varrà la pena di accoglierti o o meno.
Diversamente vai a perdere il tuo tempo altrove.
"Mi sfugge" la parola Amore. Ha ragione. Sono andatA oltre, e non ha inteso. "Pardonne moi"
RispondiEliminaNon so perché, ma avrei supposto che Lei fosse un uomo.
RispondiEliminaForse ( anzi è probabile ) perché mi è sembrata un po' " cruda" nel giudizio, mentre le donne ( in genere ) mi sembrano più intimamente vicine all'amore e più propense ad accettarlo ( e anche talvolta a giustificarlo ).
Mi sono sbagliata anch'io.
Pertanto spero di continuare ad averLa fra i miei lettori.
Un sorriso.
Ammetterà - comunque - che scegliere ( fra le opzioni possibili, compresa quella di usare uno pseudonimo o un nome d' occasione ) di mantenere volutamente un anonimato - in un luogo pubblico dove io quotidianamente ci metto " la faccia " - non è il massimo dei riguardi per chi spende tempo e fatica a pubblicare ( sperando sia di una qualche utilità e nulla per interesse personale ).
RispondiEliminaMa tant'è : così va il mondo ( pare! ).
Abbia una buona serata, mia Anonima interlocutrice.
mi sono piaciute tutte ed apprezzo molto il linguaggio...
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