martedì 15 gennaio 2019

FORTE COME LA DOLCEZZA 4



(…) La dolcezza, come tratto dell'essere, come sua trama portante,
       è invece ben altra questione.
       Appartiene a coloro per i quali sentire in un certo modo è
       almeno altrettanto importante che essere  in un certo modo.
       E' quindi nelle corde di chi non ha troppi timori nei propri
       riguardi e si vive con una ragionevole serenità.
     Perché ciò si realizzi,occorre che sia attivo un sufficiente amore
     per noi, colorato da quella forma virtuosa di egoismo che è il
     rispetto per ciò che ci appartiene. Insomma, solo se siamo in
     grado di guardarci in modo dolce, tollerante e amorevole, solo
     se siamo capaci di espellere il masochismo dai nostri confini,
     solo se non ci sentiamo nella necessità di combattere ciò che ci
     caratterizza come se fosse un nemico da tenere in scacco, solo
     allora potremo giocare la dolcezza nella nostra vita, facendone
     partecipi anche coloro che ci circondano. In una tale condizione
     virtuosa ci sarà quindi possibile maturare un atteggiamento più
     duttile verso la realtà e i suoi accadimenti: eviteremo di  vedere
    ( e vivere ) il mondo o in bianco o in nero e di separare il buono
    dal cattivo con una linea netta e inequivocabile. Con queste
    premesse, ci metteremo anche al riparo dalla necessità di
    attribuire ogni colpa agli altri, oppure di vederle tutte nostre,
    senza mai considerare che è dall'interazione tra individui che
    scaturiscono le risultanze del vivere sociale, con i vizi e le virtù
    del caso. Se così può essere, se siamo disponibili a lasciare che
    ciò si realizzi, la dolcezza arriverà a farsi largo tra le tentazioni
    paranoidee che spingono ad individuare il nemico sempre nell'
    altro, e le spinte autodistruttive che inducono a vederle
    inevitabilmente in noi. Sarà allora la protagonista attiva e forte
    di una vita interiore e di relazione nella quale troverà spazio
    la libertà dei sentimenti.
    In definitiva, essa è davvero questo: libertà.  (…)


                       Fausto  Manara      da     Forte come la dolcezza

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