sabato 5 gennaio 2019

FAVOLE A COLORI ( La Fontaine & Chagall ) 2

 
 


IL CIGNO E IL CUOCO

Due amabili pennuti
venivano allevati
in un cortile attiguo ad un castello.

                                           Il primo era un papero polposo
                                           destinato a finire su un fornello,
                                           il secondo era un cigno bianco e bello
                                           che della sua eleganza era orgoglioso.
                                           I due pennuti passavano le ore
                                           nuotando insieme su e giù per il fossato.
                                          Un giorno il cuoco, che aveva tracannato
                                          un bel fiasco di vino ed era brillo,
                                          scambiò il cigno per l'oca, e col coltello
                                          si preparava ad affettargli il collo.
                                          Il cigno - allora - vedendosi perduto,
                                          emise un lungo, dolcissimo lamento.

Il cuoco - udendolo - ne restò basito
e rendendosi conto dell'errore
gridò: " O cielo, come avrei potuto
mettere in pentola un simile cantore ?"

                                           Questo per dire che il saper parlare
                                           con voce dolce e con parole belle
                                           consente a volte
                                           di salvar la pelle.



  Jean De la Fontaine  & Marc Chagall  in      Favole a colori



 

3 commenti:

  1. In effetti, le quarantatré favole raccolte in questo libro sono tutte ( come del resto è caratteristico della fiaba ) molto " umanamente " vere, con una morale ineccepibile ( e ancora in grado - un po' come quelle di Fedro e di Esopo - di farci riflettere sui difetti umani ).

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  2. Mi correggo: ho inavvertitamente e in modo improprio usato - nel commento precedente - il termine " fiaba", cosa che non è in quanto il genere letterario della Fiaba è quello di " C'era una volta…" con personaggi reali proposti in sequenze fantastiche e generalmente a lieto fine " E vissero felici e contenti…"

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