lunedì 28 gennaio 2019

IPOTESI DI FELICITA'

 
 

            Crede che per vivere si debba aspettare l'oltre futuro dei morti…


Si insinua il sospetto che la loro soluzione
sia la nostra rovina. Così si disfa il fuoco.
Un mulinello assorbirà ogni cosa
persino i baci della bocca. E il labirinto
affonderà nella siepe stessa. Così i pesci
saranno ferite dell'acqua, e sarà
il rumore delle foglie tra le foglie
come il sapore dell'aria nel caffè, del tiepido
poltrire nel letto, ormai
sfuocato. Mentre
si consumano i denti. Eh, sì
ci pentiremo di ogni smorfia della bocca,
persino dei sorrisi disarmanti. Così
dice allontanandosi: " A volte mi aiuta pensare
in decime di ottave, o guardare sul muro
le macchie di muffa che l'intonaco
trasforma in figure enigmatiche.


                                            *** 
 
Un gesto di zafferano
appoggi appena sulle labbra,
un'attitudine senza redenzione.
Mentre un urlo sale dal profondo
scuotendo la terra cava, canaglia
come diavolo o divorzio. E' l'anima.

Non so bene spiegarti,
ma se guardi per terra vedrai queste vene muoversi
come radici, qui dove le lettere si sciolgono
per disegnare il limite del bosco,
lì dove abbandonammo l'anima al silenzio.


                                              ***


Incomincia in un posto di mare
o in mezzo a una pianura stretta ai laghi,
crede che per vivere si debba aspettare
l'anno prossimo, l'oltre futuro dei morti.
Ci sono muffe nere nella testa.

Mentre la salute è un mistero sconcio, meraviglioso
e finalmente, senza futuro.



               Alberto Pellegatta    in   Nuovissima Poesia Italiana


2 commenti:

  1. Molto intense e particolare, accattivante anche il brano musicale

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  2. Mi sembra un giovane autore molto esperto nell'uso delle metafore, che sono davvero molto originali ( " la salute è un mistero sconcio, meraviglioso e- finalmente - senza futuro" !!!

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