mercoledì 23 gennaio 2019

SONO DONNA

 
 
 

                                              Sono colma d'amore come il tempo di morte…


SONO COLMA DI AMORE

Sono colma di amore
come un grande albero di aria,
come una spugna di oceano,
come una grande vita di sofferenza,
come il tempo di morte.


                                        ***


SEI CALDO

Sei caldo
come un grosso cane. Mi scaldo
al tuo calore. Mi immergo
nella purezza.

Mi metto ogni giorno al collo
i coralli del tuo giovane incanto.
Intreccio nei capelli la tua tenerezza.
La tua serenità
mi accarezza il capo.

Hai il vergine fascino
di chi non ha conosciuto
il bacio della sofferenza né l'abbraccio del terrore.
China su di te
guardo i tuoi occhi.
Non intorbidati dal pensiero,
riverberano il cielo.


                                               ***


FEMMINA E MASCHIO

Mi hai fecondata e ho generato perle.
Autentiche. Guarda.

Osservi stupefatto,
ti atterrisce quella ricchezza
che non capisci.

Sassolino che hai provocato una valanga,
guarda come brilla
il suo fasto ansimante.
Ascolta il grave inno
del cadere.

Tu, sassolino senza occhi né orecchi.


                                         ***


DELUSA E FELICE

Davanti a me cammina un uomo.
I fianchi sottili, slanciato
come il fumo da un camino.

Cammina portandosi dietro
i suoi pensieri maschili, che non conosco,
misteriosi - si potrebbe dire -
della mascolinità.

Si volta.
Ma è solo il mio uomo!
Ha un altro cappotto, per questo non l'ho riconosciuto.
L'incanto svanisce,
quella fortezza è già conquistata.

Tendo le braccia, rido,
delusa e felice
corro verso di lui
come verso me stessa.


                                            ***


INESISTENTE

Dove sei, amico
puro come una pianta,
più fedele
del tuo corpo.
Milioni di persone genera la terra
e tu non sei nato.

Non c'è
neppure un silenzio che attenda la tua voce,
neppure uno spazio
che attenda l'ombra di un moto
della tua mano.

Inesistente,
vieni.


                                          ***


CORAGGIO

Non sarò schiava di nessun amore.
A nessuno
cederò lo scopo della mia vita,
il mio diritto ad un continuo crescere
fino all'ultimo respiro.

Impastoiata nell'oscuro istinto della maternità,
assetata di tenerezza come un asmatico di aria,
con quanta fatica costruisco in me
il mio bell'egoismo umano
riservato da secoli
all'uomo.

Contro di me
sono tutte le civiltà del mondo,
tutti i libri sacri dell'umanità
scritti da mistici angeli
con la eloquente penna del fulmine.

Dieci Maometti
in dieci raffinate lingue ammuffite
mi minacciano di dannazione
sulla terra e nel cielo eterno.

Contro di me
c'è il mio stesso cuore,
per millenni ammaestrato
alla crudele virtù del sacrificio.


                                                ***


PATRIARCATO

Ho dato al mio bambino il corpo e il sangue,
la tortura di metterlo al mondo
e la instancabile premura delle chioccia,
che nella donna prosciuga sesso e cervello.

Gli ho dato migliaia di giorni e migliaia di notti,
che nessun miracolo
mi restituirà.
Ho messo nei suoi occhi il mio trasporto,
nel suo cuore la mia commozione,
nella sua testa pensieri
che io stessa non so pensare fino in fondo.

Ma mio figlio
porta il cognome di un uomo.



                 Anna  Swirszczynska       da    Sono donna




2 commenti:

  1. Sono davvero intense, oneste, particolare il brano

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  2. Sì, molto " anticipate" rispetto al suo tempo e alla mentalità del Paese di provenienza.

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