venerdì 11 gennaio 2019

L'UOMO COL MEGAFONO ( esiste? ) 2



(…) La sua caratteristica principale è il predominio  . L'Uomo col
       Megafono sovrasta tutte le altre voci e la sua retorica diventa
       la retorica di riferimento perché è inevitabile.
       Dopo un po', l' Uomo col Megafono guasterà la festa. Gli
       uomini smetteranno di credere nel loro valore di ospiti e
       arriveranno a pensare che il loro ruolo consiste soprattutto
      nel reagire all'Uomo col Megafono.Smetteranno di fare quello
      che gli ospiti dovrebbero fare: continuare a parlare di ciò che
      li interessa e li preoccupa.Diventeranno passivi, non
      crederanno più alla validità delle loro impressioni.
      Potrebbero anche non accorgersi che stanno parlando nel suo
      stile, pensando alla sua maniera. Ciò che è importante per lui
      sembrerebbe importante anche per loro.     
      Abbiamo detto che l' Uomo col Megafono non è né il più
      intelligente né il più bravo a parlare, e nemmeno la persona più
      navigata della festa. E se fosse anche peggio di così?
      Mettiamo che l' Uomo col Megafono non abbia valutato
      attentamente quello che sta dicendo. In sostanza apre bocca e
      dà fiato. E che malgrado il megafono debba urlare un po' per
      farsi sentire, cosa che limita la complessità dei suoi discorsi.
      Siccome ritiene di dover intrattenere gli ospiti, salta di palo in
      frasca, predilige il concettualismo didascalico ( Stiamo
      mangiando altri cubetti di formaggio: che gusto! ), l'ansiogeno
      - polemico ( Il vino sta finendo per colpa di un oscuro
      complotto? ), il pettegolezzo ( Segnalata sveltina nel bagno al
      piano di sotto! ), il futile ( E voi, quale settore della sala
      preferite ? ).
     Noi consideriamo il linguaggio un prodotto del pensiero (
     facciamo un pensiero e poi scegliamo una frase con cui
     esprimerlo ), ma il pensiero è a sua volta un prodotto del
    linguaggio ( tentando - grazie alle parole - di trasmettere un
    significato preciso, capiamo meglio ciò che pensiamo ). E questa
    specie di logorroico, imponendo a viva forza il suo lessico
    ristretto agli ospiti, ha inciso sulla quantità e la qualità dei loro
    pensieri.
    In sostanza, ha imposto un tetto massimo di intelligenza alla
    festa.  (…)



George  Saunders   da   L'egoismo è inutile ( Elogio della gentilezza )


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