Avrei potuto alzare la tua mano al cielo
per darti l'anello che cerchia la luna
o cercare di abbinare i cerchi dei tuoi occhi
ai miei
o aggiungere un anello a quelli di un albero
tracciando un cerchio a mani strette con te,
o camminare insieme
al rintocco di campane
che avvolge i campi,
o imprimerti un cerchio rosso sulla guancia,
un fiore pressato
o incontrarti
allo scoccar di un'ora
e un'altra ancora...
Avrei potuto
aprire il tuo palmo al tempo, girare e rigirare
fino ad inanellare di pioggia le tue dita
o stringerti a me,
al suono della nostra canzone
nel giro di un lento,
o incidere i nostri nomi
nell'anello storto di un cuore
o udire lo stridulo verso di una civetta
sulla buia via del ritorno
o il verso - per primo -
d'un coro di uccelli
a risvegliare la casa
o offrirti il giro di boa d'una barca, remando sul lago,
o un girotondo di cigni - monogami - in coppia,
o i cerchi d'acqua formati dai pesci
coi loro salti e tuffi
o il disco riflesso del sole, là...
Avrei potuto legare
un filo d'erba,
una fede verde per il tuo dito,
o recitarti a memoria i versetti di un sonetto
o portarti una rosetta di lichene
trovata sun un tiepido muro,
o darti un anello di ghiaccio in inverno
o nella neve
cantare con te i cinque anelli d'oro d'un canto di Natale
o rubarti un ricciolo di capelli
o sussurrarti in un orecchio la parola
vera che ci hai portato qui,
dove nulla e nessuno ha torto
e quindi ti dono quest'anello.
Carol Ann Duffy da La nostra storia in versi
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