Mandala tratto dal Liber Novus
(...) Il tema che permea l'intero libro resta comunque il modo in cui
Jung si riavvicina alla propria anima e supera il malessere
contemporaneo dell'alienazione spirituale. Il raggiungimento
di questo obiettivo diventa possibile accettando la rinascita
nella propria anima di una nuova immagine di Dio e
sviluppando una nuova visione del mondo nella forma di una
cosmologia psicologica e teologica. Il Liber Novus presenta il
prototipo del processo di individuazione quale era concepito da
Jung,vale a dire quale forma universale di sviluppo psicologico
individuale. Il Liber stesso può essere inteso per un verso come
una raffigurazione del personale processo di individuazione
sperimentato da Jung, e per un altro come un'elaborazione
concettuale di tale esperienza in uno schema psicologico dotato
di validità generale. All'inizio del libro, Jung ritrova la sua
anima ed è coinvolto in una serie di avventure fantastiche che
costituiscono i momenti di una narrazione progressiva.
Egli comprende di aver servito fino ad allora lo " spirito del
tempo" con i valori e i codici di comportamento che gli sono
propri, ma che oltre a questo vi è uno " spirito del profondo"
che conduce alla realtà dell'anima. Nei termini dei suoi tardi
Ricordi , i due spiriti corrispondono rispettivamente alle
personalità N.1 e N. 2 * e la fase rappresentata nel Liber può
dunque essere vista come un ritorno ai valori della personalità
N.2. (...)
*
(La personalità N.1 corrispondeva allo studente di Basilea,
lettore di romanzi, mentre la seconda - cui egli attribuiva un più
alto grado di " realtà ", era dedita a riflessioni solitarie di
carattere religioso, in uno stato di comunione con la natura e
con il cosmo: abitava il " mondo di Dio ". La N.1 voleva
affrancarsi dalla malinconia e dall'isolamento della N. 2, al cui
sopraggiungere era come se entrasse in azione un antico
spirito scomparso da tempo, ma ancora presente. La N. 2,
dotata di un carattere indefinibile e associata alla storia
medioevale, considerava la N.1, con le sue debolezze e le sue
inettitudini, come un fardello da sopportare ).
Sonu Shamdasani ( curatore del Liber Novus di Jung.)
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