mercoledì 3 gennaio 2018

LE MASCHERE DI EROS 1

 
 
 
" Amore. L'amore perdona alla persona amata persino il desiderio"  F. Nietzsche


(...) In  un saggio del 1919, Riflessioni sull'amore , Lou Salomé
      propone un'analisi assai persuasiva dell'innamoramento e del
      suo problematico consolidarsi. La premessa di Lou consiste
      nel sostenere la profonda analogia tra ebbrezza erotica  e
      creazione artistica : ogni amore, anche quello infelice, rende
      felici per l'energia psichica che sviluppa nel soggetto, " senza
      il minimo riguardo dell'amato". In quanto eccitazione festosa
      e intima esultanza, l'amore manca dell' attributo di
      responsabilità insieme a quello di reciprocità. Nella migliore
      delle ipotesi, proviamo meraviglia e gioia che le cose fuori ci
      rilancino il nostro gioioso richiamo. Ed escogitiamo sempre
      qualcosa di nuovo per poter inviare e ricevere di ritorno tutte
      le tenerezze e i segreti della nostra anima - tutte le esuberanti
      ricchezze, che naturalmente non sono che illusione e delizioso
      inganno in riferimento alla pura e semplice persona dell'altro,
      ma hanno in compenso una loro verità in quanto espressione
      dell'emozione da cui siamo stati presi e che adorna l'altro con
      ogni splendore possibile".
      La passione amorosa - prosegue Lou Salomé - è
      costitutivamente incapace " di accettare oggettivamente un
      altro, di interessarsi a lui, dedita com'è esclusivamente al
      potenziamento del polo egoico, configurando una solitudine
      che " come contornata da mille specchi scintillanti, pare
      ampliare se stessa e diventare un mondo che tutto comprende.
      Tuttavia l'oggetto amato vi ha solo il ruolo di un pretesto
      stimolante". Così appare l'atto creativo proprio del solipsista
      che, incrementando le facoltà immaginative del soggetto,
      giunge a considerare il mondo esterno una propria creazione.
      Questa creazione riveste caratteri fiabeschi, pone l'oggetto
      amato in un'atmosfera dal cromatismo scintillante rispondendo
      a quel generico " desiderio di bellezza" a cui si richiama anche
      il Narratore proustiano. (...)

             
             Marco  Vozza   da   Le maschere di Eros
     


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